Basini (cuoco del Milan): “La più bella cena a Manchester con l’amico Ancelotti”

Al giornale di riferimento del Milan, Forza Milan c’è una curiosa intervista a un dipendente dello staff rossonero, il cuoco Oscar Basini. Lo chef parla del rapporto speciale con i giocatori e anche con i dirigenti come se fosse una famiglia: “Lo so che qualcuno penserà sia un luogo comune, ma il Milan è veramente una famiglia: io non mi sento un dipendente perché il dottor Berlusconi e il dottor Galliani sono straordinari nel far sentire tutti uno della società. Ci saranno altre grandi società, ma i rapporti umani e di amicizia, anche fuori dal calcio, come quelli che si vivono da noi sono unici. E vi garantisco che amici giocatori passati all’Inter o alla Juventus sono i primi a dirmelo. Stanno bene, ovviamente, ma non è uguale“.

Basini ha accompagnato il Milan in numerose e importanti trasferte: “Ho fatto in tutto 75 trasferte. Un bel numero, ma ogni volta è come se fosse la prima volta“. Naturalmente le cene indimenticabili sono quelle condite da una vittoria leggendaria come quella di Atene: “Atene 2007, dopo la Champions League conquistata grazie alla doppietta di Inzaghi: apparecchiato per 440 persone, servito per 1100. Il dottor Galliani dice giustamente che quando si vince, bisogna dare da mangiare a tutti quanti vengono a festeggiare. Abbiamo finito di cucinare (Basini lavora insieme all’altro cuoco del Milan, Michele Persichini, ndr) alle 5 del mattino per poi finire buttati in piscina dai giocatori… Ma giuro che non eravamo stanchi, troppa adrenalina positiva“.

Ma la partita, e la cena, a cui è rimasto più affezionato è un’altra, quella di Manchester: “Ma a dire il vero, forse è stata ancora più emozionante la cena dopo Manchester 2003, visto che avevamo rischiato di morire d’infarto per i rigori. Poi, ero troppo felice per il mio amico Ancelotti. Anche lì da 200 invitati, siamo arrivati a 500 persone..“.

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