E’ stato un fine settimana nerissimo anche per gli arbitri della Premier League. Due macroscopici errori sono costati la sconfitta alla capolista Chelsea e la mancata vittoria al Liverpool.
Addirittura disastroso l’arbitraggio di Mark Clattenburg, protagonista di un’imbarazzante carrellata di errori nel corso della supersfida della nona giornata tra Chelsea e Manchester United. Sul direttore di gara britannico pende pure la grave accusa di razzismo. Il Chelsea, infatti, ha presentato una protesta ufficiale alla FA per gli insulti che il fischietto avrebbe indirizzato a Obi Mikel e Juan Mata. La Federcalcio inglese ha immediatamente aperto un fascicolo e Clattenburg, pur non rilasciando dichiarazioni ufficiali, ha fatto sapere che collaborerà alle indagini.
Nel frattempo, però, restano gli errori trasmessi in mondovisione e visti da un miliardo di telespettatori. Dal mancato rosso a David Luiz al secondo giallo per simulazione, costato l’espulsione, a Fernando Torres (nettamente sgambettato da Johnny Evans), fino alla svista più clamorosa, il gol convalidato a Chicharito Hernandez nonostante il chiaro fuorigioco dell’attaccante messicano. Errori che sono costati ai Blues l’immeritata sconfitta, e a Clattenburg il soprannome di “Signor controversia” non nuovo a simili inciampi e, come scrive il Daily Mail, “sempre felice di essere al centro dell’attenzione“. L’arbitro era stato designato in estate per dirigere la finale delle Olimpiadi tra Brasile e Messico, ma ora rischia un lungo stop, o addirittura la fine della carriera, qualora venisse ritenuto colpevole di razzismo.
Rischia decisamente meno Andre Marriner, arbitro del derby di Liverpool, che prima non ha sanzionato Luis Suárez per un’esultanza irriverente ai danni di David Moyes, manager dell’Everton. Poi, a tempo scaduto, ha annullato proprio all’attaccante uruguaiano un gol regolare, scatenando l’ira del capitano dei Reds, Steven Gerrard: “Non è possible arbitrare così, il livello degli arbitri è troppo basso”.