Amelia versione prete: quando battezzare alcuni palloni non è proficuo

Lui, un club milanese composto da 35 elementi in balìa di se stessi con un timoniere pronto a essere spinto giù dalla barca. Lei, una squadra pensata e realizzata a tavolino con pochi soldi e tanta testa in panchina. L’altro, amico di lui, un omone alto 190 centrimetri che incomincia il rito. Dopo qualche secondo il prete si accorge di avere due guanti nelle mani, dei tacchietti ai piedi e un pallone in mano. E’ lo stesso pallone scagliato da Candreva da 35 metri dalla porta. Lo scenario improvvisamente cambia: la chiesa diventa l’Olimpico, gli invitati sono 40 mila tifosi biancocelesti che esultano al gol del loro numero 87. Dall’altra parte, qualcuno si mette le mani fra i capelli che non ha.

La linea che divide un buon portiere da uno mediocre è molto sottile: bisogna stare attenti 90′ senza mai distrarsi, essere reattivi quando si viene chiamati in causa e ogni tanto sfoderare qualche jolly che salvi la tua squadra. La carriera di Marco Amelia è perennemante su questa linea, senza eccessi e senza bassi: una carriera da normale. L’opportunità che si presentava al numero 1 rossonero era di quelle ghiotte: Abbiati fuori per infortunio e sulla graticola per la sciuagurata prestazione nel derby, la Lazio alle porte per un derby dal sapore tutto speciale. Un gol su deviazione, “che ci vuoi fare”.

Un tiro ravvicinato di Klose, “come fa a pararlo questo”. Ma il secondo gol che ha tagliato le gambe alla squadra chiede ancora giustizia: un tiro da una posizione dove un portiere non può prendere gol, soprattutto quando battezzi fuori una palla che finisce dritta dritta in rete e non provi neanche ad allungare la mano per tentare di arrivarci. Ecco la linea sottile su cui vive Amelia.

“Speravo andasse fuori, in questi casi uno fa fatica a capire la traiettoria da subito”, l’amaro commento nel post partita di Amelia. Un gol arrivato allo scadere del primo tempo che ha mandato la squadra nello spogliatoio con la consapevolezza che oramai la partita era già andata persa. Abbiati probabilmente non recupererà neanche per la trasferta di Malaga e Allegri darà l’ennessima chance ad Amelia. Sperando che i battesimi stavolta li lasci ad altri.

Twitter: @SBasil_10

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