Sulle disattenzioni: “Gli errori sono dettati dal momento, dobbiamo essere più lucidi, ma tutto questo deriva dalla costanza di risultati”. Per quanto riguarda il modulo invece: “La tranquillità non dipende dal modulo.L’importante è sapersi muovere bene sul campo. C’era apprensione negli sguardi dei miei compagni, il risultato era importante però devo dire che sapevamo tutti quello che dovevamo fare. Ho giocato molti anni con la difesa a 3 quindi qualche movimento lo ho immagazzinato. Allegri mi chiede di non buttare via la palla, quindi ho cercato di giocarla”.
Qualche annotazione poi sui singoli. El Shaarawy? “Come si è visto dalle immagini lo ho spinto sotto la Curva, è stata una grande partita per lui sia in fase offensiva che in fase difensiva. Si meritava gli applausi di tutto San Siro”. Parole di stima anche per Pato, fischiato da qualche tifoso all’uscita dal campo: “Ci si aspetta molto da lui perché è un campione, però bisogna capire che è un ragazzo di 23 anni che si fa spesso male, c’è bisogno di tempo. In allenamento sta facendo cose meravigliose, tornerà quello che era”.
This post was last modified on 28 Ottobre 2012 - 01:18