Il tecnico rossonero ha rivelato le sue impressioni ai microfoni di SkySport: “Questo non era l’ultimo scoglio, lo sapevo. Ero molto sereno perché la squadra le prestazioni le ha sempre fatte, bisognava trovare la fiducia. Quando la squadra crede in sè, sa di poter segnare, i risultati arrivano da soli. Mi è successo lo stesso a Cagliari, solo col tempo sono arrivati i frutti del lavoro seminato”.
Sulla difesa a tre: “L’ho scelta per la fase offensiva, c’è più da scalare in avanti, avendo tre punte con gli esterni in avanti, siamo un pò più spregiudicati. E’ difficile dire se la difesa a tre sia meglio di quella a quattro, ho scelto questa perché al momento è necessaria una squadra un pò più offensiva, con gli esterni che spingono di più. Se poi, come con la Lazio, alla prima palla buona ci fanno gol, non è un problema di difesa a tre o a quattro. A volte certe cose devono accadere e basta, nonostante tante spiegazioni anche plausibili”.
Su Pato: “Ha fatto una buona partita, scatti, allunghi, si è reso pericoloso. Da lui ci aspetta di tutto e di più per le grandi qualità che ha, ma fino ad ora ha giocato pochissimo, non ha ancora una condizione atletica ottimale. L’ho tolto perché lo vedevo stanco e avevo bisogno di qualcuno che magari sfruttasse qualche cross. Credo che la nostra sia solo questione di risultati, la partita peggiore è stata quella con l’Anderlecht, quindi non credo che sia un problema di prestazioni”.
Sull’esclusione di Boateng: “Aveva un’infiammazione al ginocchio e non si è reso disponibile”.
Sul presidente Berlusconi: “In due anni e mezzo con lui non ho mai avuto problemi. In questo momento è dispiaciuto per i ragazzi e lui stesso non sta vivendo un buon momento. La vittoria di stasera è anche per lui”.
Su tutti i calciatori rossoneri: “Le competizioni sono tante, io ho fiducia in loro, e sono certo che tutti si renderanno utili”.
Ecco le dichiarazioni nella mix-zone, raccolte dal direttore di SpazioMilan.it, Christian Pradelli
This post was last modified on 26 Novembre 2012 - 18:42