Ecco la fine del film: scorrono i titoli di coda, si chiude il sipario. Qualcuno tira un sospiro di sollievo, qualche altro si chiede come possa avere una storia del genere un finale così amaro. Perchè la storia tra Barbara Berlusconi e Pato era più della semplice storia della figlia del Presidente che si innamora del campione della squadra del papà: una relazione che dava vantaggi a entrambi. La prima, bella e in rampa di lancio, sembrava avvicinarsi sempre di più alla figura ingombrante di Galliani. Il secondo, sempre infortunato ma fidanzato con la bionda, sembrava godere di un’aurea mistica che gli dava un determinato status all’interno dello spogliatoio. Un secondo, uno schiocco di dita e la favola è svanita.
Voci di corridoio, rumors dei maligni, spifferi dei nemici: chiamatela come volete, ma l’uguaglianza Pato = giocatore del Milan finchè rimarrà fidanzato con Barbara era un dato di fatto. Emblematica la vicenda Pato al PSG con Tevez in rossonero: giocatori già sugli aerei, tutti pronti per partire fino a quando a Galliani giunge una chiamata. E’ Berlusconi, ma per nome della figlia. L’affare Pato-Tevez salta, come adesso è saltata la loro storia: un’incomprensione e tutto viene gettato all’aria. Pato perde quella sfera di misticità che gli garantiva un posto da leader dello spogliatoio. Ruolo di leader che adesso, infortuni a parte, Pato dovrà guadagnarsi sul campo. Senza la raggiante Barbara in tribuna a fare il tifo per lui.
Un amore finito che rilancia il nuovo numero 9 rossonero: potrebbe essere questo lo scenario all’orizzonte del nuovo Milan di Allegri. Milan che fino a qualche giorno fa includeva anche la presenza forzata di Pato, che adesso però viene rimessa in discussione. Pato dovrà riguadagnarsi sul campo quello che la vita privata, volenti o nolenti, gli ha tolto: il talento. Con la consapevolezza che, al prossimo gol a San Siro, dalla tribuna centrale si alzerà ad esultare anche una bionda conosciuta.