Superpippo: “Mi manca troppo San Siro. Panchina? Penso agli Allievi, ma sono a disposizione…”

Seconda stagione da spettatore della Champions League. L’anno scorso Filippo Inzaghi fu escluso dalla lista per la competizione da Massimiliano Allegri. Quest’anno ha intrapreso un’altra strada. Ma il palcoscenico europeo gli manca. Eccome se gli manca. A cominciare “dall’urlo di San Siro“, come racconta in un’intervista al Corriere dello Sport di oggi, in edicola fresco di stampa.

Già, oggi il Milan inizia la sua Champions contro l’Anderlecht in un clima tesissimo per il futuro di Allegri. E Superpippo, da tecnico degli Allievi rossoneri, si godrà la partita da casa perchè “il distacco è ancora troppo fresco“. “A San Siro ci tornerò, prima o poi – promette l’ex bomber -. Per ora la vivo come una mancanza“. Quindi una carrellata dei gironi, analizzati uno per uno. Nel Gruppo A Inzaghi tifa PSG: “Ho tanti amici lì che mi aspettano per vedere una partita. Auguri a Ibra? Beh, ha un allenatore che è una garanzia. In più hanno acquistato dei fenomeni, non può non essere la favorita. Il PSG lotterà fino alla fine per vincere la Coppa“. E poi Girone B: “Arsenal leggermente favorita“. Per il Girone C il pronostico è scontato: “Milan, ovviamente. E poi lo Zenit. Per noi sarà importante arrivare primi perchè così negli ottavi giochiamo la prima in trasferta e per me è sempre stato un bel vantaggio. E’ un girone da non sottovalutare, non mi aspettavo il Malaga ancora così forte“. Quindi il Girone D: “Bel gruppo, dico Real e City, con un occhio di riguardo al Borussia“. Si passa all’E: “Chelsea e Juventus, con osservato speciale Shakhtar. La Juve correrà il pericolo del freddo nella trasferta in Ucraina il 5 dicembre”. Girone F: “Bayern, senza dubbi“. Girone G: “Barcellona staccato, magari anche a punteggio pieno. E’ una squadra di un altro pianeta, la più bella da vedere“. Girone H: “United e Galatasaray“.

Ma Superpippo ha le sue favorite personali: “La Champions lontana dal Milan? Vorrei che finisse a Parigi, da Ibra e Ancelotti. Dopo il Milan, è la prima partita che guardo“. Stasera i rossoneri saranno in campo contro l’Anderlecht e Inzaghi se la guarderà da casa. Si, perchè “mi manca tutto,il campo, lo spogliatoio, l’allenamento. Soffro meno a casa. Però ho avuto la fortuna di restare vicino a queste sensazioni. Ho lasciato la carriera in un momento bello e col tempo avrò la certezza di aver fatto la scelta giusta. E’ anche un piacere pensare a cosa è stato“.

Pippo, però, comincia a godersi un po’ di vita privata e al Corriere dello Sport racconta divertito qualche aneddoto: “Sono andato in piazza Duomo, a Milano, e ho scattato una foto al Duomo“. E come allenatore ha già le idee chiarissime, soprattutto quando gli viene chiesto che cosa risponderebbe ad un suo allievo desideroso di arrivare a vincere la Champions: “Passione, professionalità e cura dei particolari”.

Infine, domanda d’obbligo sul Milan di oggi e su quello che verrà: “Troppi cambiamenti, se n’è andata la vecchia guardia. Bisogna dare tempo al tecnico, solo la Juve ha qualcosa in più. Io pronto per il salto? Mi occupo solo della mia squadra, poi è chiaro che sono a disposizione. Ma adesso bisogna lasciare tranquilli il Milan e Allegri. E’ quello che voglio, perchè io sono tifoso del Milan“. Adriano Galliani ne sarà fiero visto che se oggi Inzaghi allena i ragazzi “è merito suo“.

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