SM ESCLUSIVO – Dolcetti: “Primavera a caccia di continuità. L’atmosfera a Milanello? Poche parole, voglia di riscatto…”

Dopo la sosta di sabato scorso la Primavera rossonera torna in campo domani contro il Varese. Appuntamento alle 14 al Centro Sportivo Vismara. Finora lo score della squadra di Aldo Dolcetti è stato piuttosto altalenante: 1 vittoria interna e 2 sconfitte in trasferta, 3 gol fatti (tutti in casa), 5 subiti. Insomma, serve l’inversione di rotta e il Mister ne è consapevole. Per questo, conversando in esclusiva con SpazioMilan, chiede ai suoi il necessario cambio di passo.

Quale sarà la chiave per trovare continuità?
Abbiamo avuto due settimane di tempo per lavorare tranquilli e, soprattutto, per tentare di migliorarci in tanti aspetti. E’ vero, abbiamo avuto un rendimento altalenante, anche se sul piano del gioco ci sono stati spunti positivi anche nelle sconfitte. E’ necessario avere pazienza, ma ora bisogna stringere per raccogliere buoni risultati“.

Domani arriva il Varese, che squadra è?
Da diversi anni riescono ad allestire una Primavera più che valida sotto il profilo tecnico. Sono quadrati e aggressivi. Non è un avversario facile, ma questo forse è uno stimolo in più per noi“.

Novità dall’infermeria?
E’ probabile che possa avere a disposizione Prosenik, almeno a mezzo servizio“.

Però avete qualche nuovo innesto: Matteo Caracciolo, ad esempio.
E’ un centrale difensivo classe 1995. Si sta inserendo bene. Con Dal Compare e Pacifico fuori per infortunio, è un elemento in più in quella zona del campo. Ci tornerà utile, è già convocato per domani“.

Come si vive in questi giorni a Milanello?
Sicuramente c’è un’aria diversa“.

In che senso?
La Prima Squadra sta vivendo un momento particolare, l’atmosfera è quella di un gruppo che vuole lavorare tanto per uscire da questa situazione. I ragazzi parlano poco perchè vogliono trovare le chiavi giuste per svoltare, li vedo consapevoli della necessità di migliorare“.

Si è parlato di una diffusa depressione post-Ibra/Thiago. Una sensazione corretta?
C’è stato un cambiamento ed è sempre difficile abituarsi ai cambiamenti. In generale, credo che in queste situazioni serva prendere coscienza della propria forza e lavorare sodo, azzerando le chiacchiere. I primi a farlo devono essere i giocatori“.

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