Partiamo da sabato scorso, quali indicazioni ha tratto dalla rimonta contro i veneti?
“L’intensità è una componente essenziale dell’identità della mia squadra. E’ una caratteristica su cui lavoriamo tanto e credo che quanto avvenuto sei giorni fa testimoni proprio quest’impegno”.
Ieri avete avuto modo di testarvi con la Prima Squadra, qual è il valore di questi test?
“E’ stato più che tutto un allenamento con i pochi reduci del team di Allegri. Ad ogni modo, si è trattato di una prova utile e stimolante. Giocare contro i big obbliga i più giovani a voler ben figurare. Sono sempre stato e resto favorevole a questo tipo di contaminazione tra Prima Squadra e Primavera”.
Tra i giocatori-copertina della sua squadra è emerso Gianmarco De Feo. Quali sono i suoi margini di crescita?
“Deve solo trovare continuità e poi farà ancora meglio di quanto abbiamo visto finora. E’ un elemento su cui punto molto, soprattutto nel raccordo tra la mediana e la coppia d’attacco”.
Come sta Capitan Lora?
“Questa è senz’altro la nota dolente degli ultimi giorni. Filippo starà fuori per un bel po’ di tempo e mi dispiace sia per il ragazzo, sia per il giocatore. Nello spogliatoio Lora è un punto di riferimento e in campo è un calciatore di ottime prospettive. Purtroppo i tempi di recupero saranno lunghi”.
Domenica partirà il campionato degli Allievi di Pippo Inzaghi. Che cosa vuol suggerire al suo nuovo collega?
“Lui inizierà al Vismara contro il Bologna e noi domani andremo a Bologna: spero che possa portare fortuna ad entrambi. Lui e il suo staff possono fare grandi cose e hanno già cominciato a dimostrarlo. In bocca al lupo!”.
Quanto conterà il suo passato per porsi come esempio e guida?
“Un allenatore deve essere sempre stimolante, al di là del proprio passato. Nel caso di Inzaghi l’abbandono della carriera di giocatore è freschissimo e per quello che ha fatto sulla scena nazionale e internazionale non può che essere un’emozione farsi guidare da un uomo del genere”.
This post was last modified on 7 Settembre 2012 - 15:18