Abbiati 6 – Rigore a parte, sul quale potrebbe fare il miracolo ma non lo fa, non gli arriva un tiro in porta. Puntuale nelle uscite e preciso nelle prese basse sui tiri insidiosissimi di Diamanti.
De Sciglio 6,5 – Sulla sua fascia ha un cliente scomodo che di cognome fa Diamanti. Parte male, non riesce mai a fermarlo fino a quando non prende le misure. Dalla fine del primo tempo al termine della partita non soffre più il fantasista del Bologna, spinge quando c’è da spingere e tiene bene la posizione. Siamo sulla strada giusta.
Acerbi 6 – Sulle spalle il numero 13, nella testa i numeri di Diamanti. Nella prima frazione di gioco gli viene il mal di testa e non riesce mai a contenerlo, mentre Acquafresca è un esame troppo facile per il difensore ex Chievo. Non sbanda praticamente mai, ma la strada del nuovo Nesta è ancora lunga.
Bonera 6 – Con un compagno di reparto più mobile rispetto a Yepes la vita è più facile. L’azione non deve impostarla lui ma Acerbi: a lui spettano le marcature di Acquafresca e Diamanti a turno. Tolte alcune sbandature che sono da evitare, prova nella media per il nuovo leader della difesa rossonera.
Antonini 6 – Parte col freno a mano tirato, impaurito dalla ripartenze rossoblù. Mantiene la posizione e non si spinge mai nella metà campo avversaria se non per qualche timoroso affondo: la ricerca di un laterale mancino da Milan continua.
Montolivo sv – Dal 41′ pt De Jong 6 – Allegri è costretto a lanciarlo nella mischia per via dell’infortunio di Montolivo. Entra in partita col piglio giusto, fa subito capire chi comanda a centrocampo e lo scopriamo anche con dei discreti piedi da ultimo passaggio. Mastino di centrocampo, si prenota per un posto da titolare nella prossima.
Ambrosini 5,5 – Prende il primo giallo troppo presto che poi gli condiziona la partita: la gamba infatti, da quel momento in poi, non la mette più. Diamanti e Guarente lo superano come se fosse un birillo, ma quando c’è da spezzare le manovre offensive del Bologna lui si fa trovare sempre presente. Importante in fase difensiva, meno prezioso del solito negli inserimenti. Tutto sommato, un recupero fondamentale.
Nocerino 5 – Mai visto l’ex numero 22 rossonero così in difficoltà. Nel primo tempo ti accorgi della sua presenza in campo solo nel momento del rigore del Bologna: Diamanti gli scappa e lui lo stende proprio dentro l’area, rigore sacrosanto e partita che torna in pareggio. Gli inserimenti precisi dell’anno passato grazie agli spazi e alle sponde di Ibra sono un miraggio. Urge una nuova sistemazione tattica.
Boateng 5,5 – Inzia forte con due punizioni dal limite che spaventano Agliardi, poi piano piano si spegne. Nel primo tempo il lancio per Pazzini, che poi si procura il rigore, è suo: preciso e puntale nell’assist. Nella ripresa si perde nella nebbia del Dall’Ara e scompare dalla partita.
El Shaarawy 6 – Pronti via e sembra giocare con Pazzini da una vita. Movimenti perfetti per l’italoegiziano che però, come sempre, pecca di precisione sotto porta o nell’ultimo passaggio. Svaria tantissimo su tutto il fronte d’attacco, tant’è che Allegri a metà del secondo tempo è costretto a sostituirlo. La strada è quella giusta. – Dal 22′ st Bojan 5,5 – Allegri lo lancia in campo quando il risultato era ancora sull’1-1 per cercare di cambiare la sorte della partita, lui invece cambia solo il lato di gioco rispetto a El Shaarawy. Da rivedere.
Pazzini 9 – Alzi la mano chi, dopo l’esordio con la Sampdoria, si sarebbe aspettato una prestazione del genere da parte del Pazzo. Segna tre reti, si procura un rigore e gioca da solo contro tutta la difesa del Bologna: difende palloni, fa a sportellare con i difensori avversari, alza la squadra. Astuto nel fallo da rigore, cecchino nella realizzazione. Gli altri due gol sono tutti scuola-Pazzini: oppurtunismo sotto la porta e da vero bomber, sul tiro di Nocerino si trova al posto giusto nel momento giusto: tutti pazzi per Pazzini! – Dal 46′ st Niang sv –
In corsivo il migliore in campo.
Allegri 6,5 – La mossa De Jong-Montolivo nel primo tempo è astuta, pensata già nel pre-partita nel caso di qualche problema. Lancia un Milan per 10/11 composto da italiani, credendo nei ’92 De Sciglio e El Shaarawy: trovate un’altra squadra che lotta per lo scudetto con due ventenni nella formazione titolare. Giusto provare la carta Bojan nelle metà del secondo tempo e puntare su Bonera-Acerbi in mezzo alla difesa, andavano testati. Il recupero di Ambrosini gli toglie un po’ di problemi, al resto di penso Pazzini. Buona la seconda.