“Dopo San Pietroburgo si unirà alla squadra. Valuterò se sarà in grado di essere disponibile per il derby o se fargli fare qualche amichevole e qualche partita con la Primavera”: erano queste le parole di Massimiliano Allegri alla vigilia del match del Tardini contro il Parma. Parole che avevano dato speranza ai tifosi e a tutto l’ambiente rossonero pronto a rivedere in campo Pato dopo più di un mese di stop per una distrazione dell’adduttore sinistro durante un allenamento ad agosto. Ma il rischio di ricaduta è dietro l’angolo e lo staff medico insieme all’allenatore ha deciso di lasciare Pato fermo fino alla sosta per le Nazionali.
Un rientro allungato quello di Pato per evitare scomode ricadute che lacererebbero definitivamente il rapporto tra Pato-spogliatoio-tifosi. Un rapporto già teso dopo i continui stop del brasiliano, che dopo gli addii di Thiago e Ibrahimovic era chiamato a una stagione da protagonista e da leader. Anche il nuovo numero 9, su Instagram, ha confermato il suo ritorno in campo fra tre settimane: ”Pronto! Rientrerò dopo la sosta per le nazionali”. Nessuna forzatura e nessuna pressione: saranno queste le parole d’ordine al momento del ritorno di Pato, ecco perchè il tecnico non ha voluto spingerlo ad essere già pronto per il derby del 7 ottobre, al contrario delle parole in esclusiva di Braida che avevamo raccolto nella giornata di ieri.
Dopo 59 giorni Pato tornerà a tastare un campo di gioco, salvo altre complicazioni sulla via del recupero: appuntamento al 20 ottobre quando il Milan sfiderà all’Olimpico la Lazio di Petkovic in un match tutt’altro che facile. Ci sarà bisogno di Pato, della sua rapidità, del suo estro, delle sue giocate. Lo abbiamo aspettato tanto, forse troppo: è arrivato il momento di tornare a farci sognare.