Il più atteso era proprio lui, Bojan Krkic. E non ha deluso le attese. Un gol su rigore dell’attaccante spagnolo ha deciso l’amichevole in famiglia conclusasi poco fa tra il Milan di Massimiliano Allegri e la Primavera rossonera di Aldo Dolcetti. La gara, disputata sul campo centrale di Milanello, è stata un test importante per entrambe le formazioni: da una parte la prima squadra a caccia della migliore condizione e degli automatismi, dall’altra i giovani reduci dalle prime due partite di campionato con lo stesso score dei big (una sconfitta all’esordio, una vittoria alla seconda giornata).
Nei due tempi da mezz’ora ciascuno Allegri ha proposto il suo solito 4-3-1-2 con Gabriel in porta, Antonini, Bonera, Mexes, Pinato sulla linea di difesa, Flamini, De Jong, Aniekan a centrocampo, Claveria dietro alla coppia Niang-Bojan. Dolcetti, invece, ha schierato Abbiati, Bastone, Caracciolo, Iotti, Speranza, Bende Bende, Piccinocchi, Cristante, Di Molfetta, Henty, Spagnoli.
Nel primo tempo l’undici di Allegri ha sfiorato il vantaggio due volte con Niang (al 3’ con un’azione personale e al 17’ con una conclusione respinta da Abbiati) e in una circostanza con Flamini (all’11’ su invito di Claveria). Bojan, invece, si è fatto apprezzare soprattutto nella ripresa: al 19′ Bojan con un tiro da fuori e al 23’ con un’azione solitaria respinta da Abbiati. Poi al 26’ la svolta, con il rigore realizzato dallo spagnolo dopo un fallo di mano nell’area della Primavera.
Per Allegri è stata senz’altro un’opportunità per vedere all’opera gli ultimi tre arrivi del mercato: Bojan, appunto, insieme a Niang e De Jong. Bene anche il portiere brasiliano Gabriel, chiamato ad un paio di interventi importanti. A bordo campo si è visto Alexandre Pato, in ciabatte, accanto ad Ariedo Braida. E chissà che al brasiliano non sia venuta la smania di rimettersi gli scarpini e bruciare le tappe verso il ritorno in campo.