Non sono bastati novanta minuti a Djamel Mesbah per convincere Massimiliano Allegri a dargli fiducia: il terzino algerino, dopo una preparazione estiva ai margini della squadra e svariati rifiuti di trasferimento, ritorna sul mercato seppur il suo minutaggio sia praticamente nullo dopo la partita di Udine. Arrivato nella finestra del mercato di riparazione di gennaio a Milano nell’operazione che ha portato a Lecce David Speziale, giovane bomber classe ’94 della Primavera rossonera, il 27enne non ha mai convinto Allegri che se lo è ritrovato in casa senza neanche chiederlo.
Su una fascia dove il Milan aspetta da anni un vero terzino sinistro degno dei vari Maldini e Serginho che l’hanno cavalcata per molto tempo, Mesbah non poteva siuramente rappresentare questo tipo di giocatore: un curriculum non esaltante era solo il biglietto da visita per un giocatore non da Milan in partenza. Allegri e la piazza non hanno mai creduto in lui, ed allora ecco che a giugno arriano le prime richieste. Offerte anche importanti, come quella dalla Francia del Marsiglia che gli offre anche di giocare la Champions League. Ma lui rifiuta subito, come alle seguenti proposte di Torino, Genoa e Palermo. Ma a gennaio si riapriranno tutti i discorsi: il Toro sembra in vantaggio rispetto alle altre; il Genoa offre uno scambio con Antonelli e il Palermo più soldi al giocatore. La formula è la preferita di Galliani: prestito fino alla fine della stagione prima delle cessione a titolo definitivo.