Bella stangata per i multimiliardari sceicchi e per i loro strapagati giocatori: loro che pensavano che attraverso alcuni privilegi gli uomini pubblici avrebbero strappato una piccola esenzione o una riduzione della tassazione. Niente da fare, i vip pagano come tutti, anzi di più. Così i top-player, in fuga dalla supertassata serie A aventi destinazione l’ala protettiva dei miliardi degli sceicchi, si trovano spiazzati da questa scelta drastica (ma non ancora ratificata) della politica francese.
Il peso di questo aumento di regime fiscale sembra gravare sulle spalle di un solo uomo: Zlatan Ibrahimovic. Ibra infatti costa un bel po’ ai ricchi qatarioti già ora che col solo contratto vengono versati al calciatore circa 15 milioni di euro; con l’aumento della tassazione al PSG, tra contratto, bonus e tasse effettive, mantenere lo svedese costerà intorno ai 55 milioni annui. Mica male. Certo è da dire che anche la permanenza in quel di Parigi da parte di Ibra può essere compromessa: il contratto faraonico, i soldi percepiti dagli sponsor e i beni in suo possesso che verranno tassati saranno una vera batosta per lui sul piano finanziario.
Sappiamo che Ibra, ma soprattutto Mino Raiola, ha il fiuto per inseguire la grana. Per fare una mappatura delle ultime isole felici del calcio europeo dobbiamo ormai escludere Spagna, nonostante abbia ancora parecchi contratti spaziali se si pensa a Real e Barcelona; Italia, mai stata appetibile dal piano finanziario vero e proprio tranne qualche eccezione (il Milan di Berlusconi dei primi anni ’90 ne è un piacevole esempio); e oramai anche la Francia con questa maxi-aliquota per i ricchi. Forse la prossima destinazione di Zlatan sarà la Russia? Li sì che si può spendere e guadagnare a dismisura. Per informazioni chiedere a Hulk e Witsel, ma non dimentichiamoci di Samuel Eto’o.
This post was last modified on 11 Settembre 2012 - 18:44