Giovanissimi, uno “Scirea” da ricordare. Ecco perché…

Ecco alcune delle considerazioni di Francesco Battaglia, fondatore della pagina di Facebook Milan Next, la più aggiornata sul settore giovanile rossonero. Battaglia è uno dei più preparati conoscitori del settore giovanile rossonero, ecco le sue considerazioni dopo il Memorial Scirea 2012, dove i nostri Giovanissimi Nazionali si sono fermati solo in finale, battuti per 3-2, al cospetto del Barcellona, pur dominando la gara per larghi tratti.

Da “Milan Next“:

– Incredibile la risposta di pubblico. Certo molto spazio era “portato via” dalle rose dei ragazzi delle altre squadre partecipanti, ma gli spalti erano davvero strapieni e anche noi, se non avessimo avuto due posti riservati, ci saremmo dovuti accontentare di guardare la partita da posizioni non propriamente comode (magari ad altezza reti di protezione). Anche Lunedì, in una giornata meno appetibile, le tribune erano riempite per un buon 70%. Come dicevo venerdì scorso su Milan7 (il settimanale rossonero con cui Battaglia collabora, ndr), sarebbe bello vedere lo stesso entusiasmo ogni sabato/domenica al Vismara. Le finalissime dei trofei (anche all’Annovazzi ricordo spalti pieni), il debutto di Pippo, i derby Primavera, in termini di pubblico devono essere la regola, non l’eccezione. Il Vismara dev’essere sempre più frequentato dai milanisti e dalle famiglie. I tifosi si devono rendere conto dell’importanza del settore giovanile e iniziare a seguirlo con maggiore attenzione. Poi è gratis: in quanti altri posti potete divertirvi per 1-2-x ore senza pagare un centesimo (a parte la benzina…)?

– Raramente ho visto il mix di intensità e qualità mostrato dai Giovanissimi Nazionali ieri contro un avversario di altissimo livello quale era il Barça. E’ facile alzare i ritmi contro squadre qualitativamente o fisicamente inferiori, mentre è da grande squadra mantenere alto il livello del proprio gioco e della propria concentrazione in partite del genere. Infatti il Barça (che aveva vinto facilmente ogni partita del torneo) è andato in grande difficoltà, essendo dotato di un gioco molto più basato sulle individualità. In particolare hanno impressionato i due koreanini e il numero 7 (ho perso la distinta…), gli elementi più validi tecnicamente e fisicamente. Per la mole di gioco prodotto e di azioni create, il Milan avrebbe senza dubbio meritato di vincere questo trofeo. Tanto più che il 3-2 è arrivato in netto fuorigioco. In ogni caso credo che il Milan abbia dimostrato di essere oramai nella top 3 delle migliori squadre europee della categoria

– E’ assurdo che il Barça possa liberamente tesserare ragazzi non-spagnoli a qualsiasi età, mentre in Italia questo sia burocraticamente quasi impossibile e caratterizzato da tempistiche degne di un parto. E’ giusto porre delle limitazioni, ma i regolamenti devono essere uguali per tutti. Purtroppo a livello europeo e mondiale si decide sempre di permettere ad alcune federazioni di fare quel che vogliono, il che è contrario ad ogni principio di equa competitività.

– Bisogna sottolineare come dell’11 titolare, almeno 10 giocatori fossero al Milan da almeno 2 stagioni.
Questo che dimostra quanto bene si sia operato in questi anni a livello di Attività di Base dove, in sede di mercato (salvo rare eccezioni), puoi ricorre solo al bacino lombardo. Nel corso degl’anni questo gruppo ha vinto numerosi tornei all’estero e fatto sempre benissimo in Italia, colmando settimana dopo settimana il gap che ci separava da 2-3 squadre europee (Barça e Inter su tutte).

Cosa manca: un centrocampista dalla fisicità e dalla corsa importanti per lasciare un po’ più liberi di inventare Locatelli e capitan De Piano, un terzino destro molto tecnico, complementare allo strabordante Llamas che batte a ferro e fuoco l’altra fascia, una punta veloce e col fiuto del gol da lanciare negli spazi e da affiancare a Cutrone per provare anche il 4-3-1-2, con Modic o La Ferrara trequartisti centrali. Ma sto cercando il pelo nell’uovo, questa è una rosa di altissima qualità.

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