Ringhio è sempre Ringhio. E riesce ogni volta a prendersi la scena. E’ successo anche stasera, in occasione della finale del Memorial Gaetano Scirea tra Milan e Barcellona, a Cinisello Balsamo. L’ex giocatore del Milan, ora al Sion, è stato insignito del Premio Carriera 2012, riconoscimento assegnato in passato da gente del calibro di Roberto Baggio, Franco Baresi, Paolo Maldini e Javier Zanetti.
La visita di Gattuso è stata l’occasione per parlare dell’attuale Milan, quella squadra salutata dal Campione del Mondo lo scorso maggio, ma rimasta ovviamente nel cuore. “E’ un Milan competitivo, ma ci sono squadre più attrezzate – ha osservato il centrocampista calabrese -. Negli ultimi giorni di mercato si è mosso bene, la squadra può dire la sua, come le romane, l’Inter o il Napoli. Tante se la giocano fino all’ultimo”. Eppure negli ultimi giorni la querelle tra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri si è proprio concentrata sul grado di competitività della squadra in Italia e in Europa. Sul tema Gattuso ha la sua visione: “Se Galliani sente che l’allenatore non pensa di avere una squadra competitiva è normale che reagisca”. Tra le mosse di mercato finite sotto osservazione a Ringhio non è sfuggito lo scambio Pazzini-Cassano con l’Inter: “Sono giocatori diversi, ma servivano entrambi a Milan e Inter. Per quanto visto finora ci ha guadagnato di più il Milan, pensando alla tripletta col Bologna”. Aggiungendo qualche considerazione sullo sfogo dell’attaccante barese dopo la chiusura della trattativa: “Non ho alcuna idea, è adulto e ognuno si assume la responsabilità di quel che dice, a mio avviso non è corretto e non condivido quello che ha detto”.
A maggio, però, si pensava ad un Milan senza Senatori, ma con i top-player Ibrahimovic e Thiago Silva. Su questo Gattuso ha la sua visione: “Ibra era un giocatore importante in campo al di là dei gol che faceva, perché era un leader. La sua partenza e quella di Thiago Silva sono una perdita per il Milan e per tutto il calcio italiano. È difficile dire che il Milan è riuscito a sostituirli”.
Il campionato svizzero, nel frattempo, procede speditamente e per poco a far compagnia a Gattuso poteva arrivare Alessandro Del Piero, che ha poi scelto l’Australia: ”In bocca al lupo a Del Piero, ci siamo sentiti. Bisogna pensarci bene prima di fare un passo del genere, come ho fatto io prima di passare al Sion”. Alex e Rino, due campioni del Mondo, due esempi per i giovani, due colonne della Nazionale, che ha iniziato con un pareggio la marcia verso i Mondiali del 2014: “Le prime partite – analizza Gattuso – sono sempre molto difficili, perché non sei in condizione rispetto agli avversari. Il campionato svizzero è alla nona giornata, tanto per fare un esempio”.
Infine, un sogno: “Tassotti allenatore del Milan”, rivela Ringhio, magari vedendosi in panchina al posto dell’attuale Tassotti.