Errori e ingenuità, Mexes ancora lontano dalla forma migliore

Il dato più importante è che ha ripreso confidenza col campo. Ma certamente la forma migliore è ancora lontana. La gara giocata ieri da Philippe Mexes con la Primavera rossonera di Aldo Dolcetti è stata in chiaroscuro. Nonostante il risultato finale abbia sorriso al Milan, vittorioso 3-2 contro l’Hellas Verona dopo una rimonta emozionante, la prestazione del difensore francese non ha fornito segnali molto confortanti a Massimiliano Allegri.

Al buon Philippe sono bastati poco più di venti secondi per rimediare subito un cartellino giallo: decisione fiscale dell’arbitro per un’entrata comunque ingenua sulla trequarti dopo appena tre fraseggi dal fischio iniziale. Su entrambe le reti realizzate ieri dagli scaligeri ci sono state responsabilità dell’ex centrale della Roma. Nel primo caso, all’8′ il francese non contrasta efficacemente il giovane Alba che ha il tempo per assestare il sinistro e battere Narduzzo. Ancora più clamoroso l’errore nel raddoppio, sempre di Alba, che sfrutta un fuorigioco eseguito male proprio a causa del ritardo di Mexes nel far salire la linea con i compagni di reparto. Certo, non si poteva pretendere una prestazione maiuscola, ma nemmeno errori ingenui. Non solo. Il difensore transalpino ha mostrato ancora una volta un fisico un po’ abbondante, già al centro di polemiche in Francia durante l’Europeo in Polonia-Ucraina.

La stagione, dunque, è partita in salita. Già, perchè Mexes si era aggregato alla squadra lo scorso 24 luglio, prendendo parte alla tournée negli Stati Uniti, ma il 3 agosto aveva fatto rientro in Italia per la nascita della seconda figlia Stella, restando poi ad allenarsi da solo a Milanello. Le sue condizioni di forma non erano apparse eccellenti. E la gara di ieri coi giovani ha dimostrato come ci sia ancora da lavorare. Forse non era un caso che Adriano Galliani aveva provato a proporlo sul mercato, anche per alleggerirsi di un ingaggio da 4 milioni netti a stagione.

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