“Ci sono ancora tanti giocatori bravi in Serie A e anche tanti giovani interessanti di grande prospettiva. Non mi piace l’appiattimento, tante squadre cercano prima di tutto di tutelarsi bene dietro e mettono pochi giocatori di qualità davanti. Allenatori troppo giovani? Ce ne sono alcuni che hanno la competenza e l’intelligenza per allenare grandi club, come Guardiola o Mancini. Allenare non è un fatto anagrafico, ma di idee e di voler trasmettere le proprie idee. Mi diverto a vedere il Torino di Ventura, che non è certo di primo pelo. Ci sta sia l’allenatore giovane, sia quello vecchio, l’importante è che ci siano le idee“.
Sul Milan: “Un momento negativo ci sta, visti i cambiamenti che ci sono stati. Certamente le qualità della rosa sono importanti e per me rimangono molto competitivi, anche se i due animali, uno davanti e uno dietro (Ibrahimovic e Thiago Silva, ndr) se ne sono andati. Ci sono tanti bravi giocatori e sono certo che il Milan resta comunque competitivo“.
This post was last modified on 27 Settembre 2012 - 19:04