Filosofia di gioco: in vista degli incontri di Champions League, nonostante abbiano l’abitudine di schierarsi con un 4-1-3-2 figlio dell’interscambiabilità degli elementi che ne compongono l’organico, i nostri avversari inizieranno l’incontro con un 4-2-3-1 che si snoderà in un 4-5-1. Faranno densità in mezzo al campo, con i tre trequartisti che ripiegheranno con costanza e avranno il compito di interdire, dare il là alle azioni di contropiede e fare in mod0 che Biglia, unico effettivo in possesso di qualità, costruisca azioni e imbecchi Mbokani. Quest’ultimo, che sa farsi valere in zona gol e costituisce una spina nel fianco, è in grado di creare varchi per gli inserimenti dei centrocampisti. Attenzione.
Lacune: i difensori dell’Anderlecht, in merito al posizionamento e al senso del gioco, presentano problemi. Concedono occasioni con regolarità. Finché il centrocampo limiterà i danni, pur senza brillare, la squadra rimarrà a galla. Ma quando i mediani inizieranno ad alzarsi e a tentare di giocare la sfera, lasciandosi prendere dall’entusiasmo, la situazione precipiterà: la distanza tra i reparti aumenterà, causando l’allungamento della squadra e la formazione di varchi che il Milan potrà sfruttare, il pacchetto arretrato inizierà a tremare e a concederci la possibilità segnare. E di conseguenza, Mbokani non riuscirà a godere di palloni giocabili.
Come batterli: Allegri dovrà varare la cortina di ferro bis. I tre incontristi dovranno rimanere bloccati, a sostegno della difesa, cercando aspettare le avanzate degli avversari. Con il passare dei minuti, dal momento che pecca in esperienza e in capacità di comprendere lo sviluppo della partita, l’Anderlecht salirà. E i nostri, aspettando con pazienza e in posizioni prudenti, dovranno rompere le trame avversarie e ripartire con rapidità. Boateng, che in quest’inizio di stagione sta deludendo, dovrà ripiegare e inserirsi con furore. Se lo facesse, giocando gli uomini di Allegri con oculatezza, avremmo risolto la maggior parte dei problemi. Tendendo il Milan la trappola del catenaccio, senza ombra di dubbio, gli ospiti abboccheranno. E quando avranno terminato la benzina, palesando i propri limiti, ci concederanno la possibilità di compiere affondi. Vista la situazione creatasi, problemi nel costruire occasioni e nel fare la partita docent, questa sarà l’unica tattica che il Diavolo potrà utilizzare per vincere e rivedere la luce. Garantito.
This post was last modified on 17 Settembre 2012 - 20:25