Ancelotti sceglie Inzaghi: “Sarà il mio erede, ma con questo Milan è difficile fare miracoli”

Indimenticato e indimenticabile. Carlo Ancelotti con il suo Milan fatto di tanti piedi raffinati schierati tutti insieme ha portato avanti, per diversi anni, quello stile di calcio votato al possesso palla e al bel gioco. Lontano da Milano, a Parigi, “Carletto” guida l’armata PSG, ma non dimentica di posare il suo sguardo sulla sua ex squadra e, in particolare, su uno di quei giocatori che hanno contribuito a portarlo nella storia rossonera.

Pippo Inzaghi in estate ha smesso con il calcio giocato ma anche ora, alla guida degli Allievi Nazionali, attira su di sè le attenzioni di molti, Ancelotti compreso. Ci sentiamo spesso al telefono – rivela il tecnico parigino a Chiè molto motivato“. Come lo stesso Pippo ha spesso sottolineato quindi il rapporto tra i due continua e qualche consiglio l’amico-Mister deve averglielo dato.

“L’importante è che lui sia riuscito a fare quello stacco mentale da calciatore ad allenatore. Il resto lo fa l’esperienza, e lui ne ha da vendere”. Ancelotti sceglie quindi Inzaghi, ma non dimentica la situazione della squadra: “Mi spiace vedere il Milan in difficoltà. Del resto la squadra ha perso i top player e i cosiddetti senatori. Così è difficile fare miracoli“.

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