Sulla vicenda Pato, l’ex tecnico rossonero è un fiume in piena spiegando che “quando lo acquistammo nel 2008 conoscevamo i rischi. Pato era ed è velocissimo. Normale che possa avere guai muscolari uno che corre tanto forte”. E’ in Francia da due anni, ha una squadra da fantacalcio ma il cammino dei nuovi Paperoni d’Europa è iniziato subito in salita: sei punti nelle prime quattro giornate di campionato, ma Ancelotti non ha dubbi sul progetto PSG: “Credete che Ibra, Thiago Silva, Lavezzi e compagnia siano venuti a Parigi per i soldi? Guardate che guadagnavano lo stesso stipendio anche da altre parti… Sono venuti da noi perché hanno sposato la causa e questa è la cosa più importante. Anch’io ho accettato di allenare il Psg per il progetto, mica per lo stipendio. Quello lo prendevo da Abramovich senza lavorare…”.
El Shaarawy nei giorni scorsi aveva attaccato Ibrahimovic sostenendo che “dovevi passargli la palla altrimenti iniziava a ringhiare”. Ancelotti ha voluto subito chiarire la situazione: “Molti lo giudicano arrogante, ma non è affatto così. All’esterno giunge un’immagine che non corrisponde alla realtà”. Nel corso del meeting dell’Elite Club Coach Forum, tenuto ieri dall’UEFA a Nyon, Ancelotti ha proposto “la panchina lunga in Champions League, come stanno facendo in Italia”. Segue ancora le vicende italiane, con la certezza che un po’ di nostalgia ce l’abbia ancora.
This post was last modified on 6 Settembre 2012 - 22:35