Prime uscite estive contro Schalke 04 e Chelsea: come ha visto la squadra?
“L’ho vista bene: fase difensiva ottima, manovra rapida, ottimi inserimenti negli spazi. Certo, è ancora presto per dare giudizi, ma ho visto un buon Milan, al di là delle più rosee aspettative”.
Capitolo Kakà: ma secondo lei è davvero così vicino?
“Come tutti i milanisti ho amato molto Kakà, ma allo stesso tempo sono contrario alle minestre riscaldate. Prima di tutto Ricardo è un trequartista, una seconda punta e a noi invece serve un finalizzatore. Poi ha trent’anni, è nella fase discendente della sua parabola calcistica, ha avuto una carriera attraversata da tanti infortuni: col cuore forse sarei contento, ma dall’altra parte per quanto lo stimi andrei in un’altra direzione”.
Nei giorni scorsi si è parlato molto dei malumori di Cassano e poi di un colloquio chiarificatore con Allegri: quanto potrà essere importante, a suo parere, questo giocatore il prossimo anno?
“Mi auguro lo possa essere: tecnicamente c’è, ma non è un grande goleador e ha bisogno di una punta com’era Ibra vicino. Certo, nel corso di quest’estate ha fatto richieste e dichiarazioni che lasciano un po’ perplessi, soprattutto per quanto riguarda i continui riferimenti ad un ritorno a Genova, tra l’altro città d’origine della moglie. In ogni caso ciò che contano sono i fatti, non le parole, e resto molto curioso di vederlo all’opera”.
This post was last modified on 1 Agosto 2012 - 11:58