Si apre di fatto una nuova fase, in un certo senso un nuovo ciclo, lo abbiamo precisato più volte in questi mesi. Il numero di Campioni con la C maiuscola in squadra, è ridotto all’osso. Questa situazione, unita alle poche parole della dirigenza su un progetto con più ombre che luci, ha impedito che si potesse generare affetto attorno al nuovo Milan e questa è l’accusa più importante che si possa muovere alla società. Operaia o stellare, una squadra ha sempre e comunque bisogno dell’amore dei propri supporter. E’ il calcio. In fondo, i vari Traorè, Acerbi, Constant, Zapata, Montolivo e Pazzini, non possono aver la colpa, quasi fosse un peccato originale, di non esser Seedorf, Nesta, Gattuso, Thiago Silva, Inzaghi e Ibrahimovic. Il Milanismo, inteso come fede calcistica, ha dunque l’obbligo di progredire, altrimenti si rischia di esser identificati come tifosi occasionali, bravi solo a riempire San Siro per incontri di cartello, possibilmente di Champion’s League.
Gli addetti ai lavori vedono un Diavolo da quinto posto. In effetti sulla carta ci sono squadre più complete e meglio strutturate. Quest’inferiorità quasi universalmente riconosciuta, potrebbe però togliere un pò di pressione ad Allegri e i suoi Ragazzi, chiamati in ogni caso a raggiungere le prime tre posizioni. E’ piaciuto il Pazzo, apparso sul pezzo nella sua conferenza stampa di presentazione, il quale ha fotografato perfettamente il momento: “Sono andati via diversi ‘senatori’, è vero. Forse adesso si avverte meno entusiasmo, ma sarà una sfida per noi far tornare numerosi tifosi ad appassionarsi dei colori rossoneri“. Lo spirito non può che esser questo…avanti Vecchio Cuore!
This post was last modified on 24 Agosto 2012 - 23:35