Robinho non basta, al Milan, per evitare la sconfitta, netta anche nel gioco. Dietro si balla e davanti non si punge. A meno di sette giorni dal primo impegno ufficiale della stagione Allegri non può certo dormire sogni tranquilli. Manca una punta di peso davanti che possa metterla dentro. La squadra è stata indebolita e se si pensa ad un anno fa di questi tempi, sembra davvero passata un’eternità. La Sampdoria è alle porte e tutto sembra in alto mare in casa Milan. Manca un uomo d’aria da rigore, manca un centrocampista, manca un terzino sinistro, sempre se diamo per assodato di ritenere all’altezza gli attuali centrali difensivi. In effetti, nonostante le tre reti subite, la coppia Zapata-Yepes non è stata così disastrosa. Certo ci sono dei meccanismi da affinare, ma ci si può lavorare.
La collezione di stelle che solitamente proponeva questa sfida appartiene ormai al passato. Juve e Milan in campo con seconde linee e nuovi arrivati ancora da amalgamare al gruppo. Nessuna protesta contro la società solo qualche coro nei confronti di Borriello (“non lo vogliamo”) ma la mente è rivolta alle vicende di mercato. Cassano ormai in partenza non è nemmeno a Milano, la cessione all’Inter è sempre più vicina. Il clima di sconforto avvolge lo stadio che vive il trofeo avvolto in un alone di tristezza mista a preoccupazione per quello che ne sarà del futuro. Cassano che lascia il Milan è il segno che qualcosa non va (oltre a discutibili scelte personali). Il Milan dopo la botta subita contro il Real deve inchinarsi anche alla favorita per il prossimo scudetto, come ammesso dallo stesso Allegri. La tifoseria dopo il terzo gol dei bianconeri ha iniziato a cantare “Presidente portaci un campione”, l’unica speranza per alzare il morale della piazza e soprattutto il tasso tecnico di una squadra che perde un campione all’ordine del giorno.
Si vedono poco Pato e Boateng, gli uomini che dovrebbero portare avanti la squadra con le loro giocate. Il papero tocca pochi palloni in tutto il secondo tempo, meglio Zapata, Montolivo e Costant. Resta molto da lavorare in vista della Samp che sarà a Milano tra una settimana, quando si farà sul serio. La squadra necessita di una scossa, di un campione che riporti l’entusiasmo in una formazione spenta e sottotono.
This post was last modified on 20 Agosto 2012 - 08:48