Lo svedese è il passato, spazio quindi al futuro che lo vedrà sempre più protagonista: “La squadra c’è, non siamo scarsi. Ora ci saranno più possibilità e più responsabilità per tutti, c’è qualcosa da costruire. Sono ottimista”. “L’anno scorso – ricorda – si diceva che Allegri non mi dava fiducia, ma alla fine ho fatto 28 presenze. E sono soddisfatto delle occasioni che ho avuto. Avrei potuto segnare più di quattro goal, ma va bene lo stesso. Ovviamente devo crescere, lo so e non faccio storie. Cerco di lavorare il più possibile“. Crescere con al fianco Kakà, da sempre idolo del classe ’92, sarebbe un sogno: “Vorrei imparare da lui, conoscerlo, perché credo sia una grande persona. E naturalmente è un giocatore incredibile”.
Sul rapporto con i compagni di reparto: “In campo mi trovo bene con Cassano, e d’altra parte chiunque si troverebbe bene con Antonio, che ti mette sempre davanti alla porta. E con Robinho, tecnicamente il più forte. Sbaglia un po’ davanti alla porta, ma è un fenomeno”. Per quanto riguarda la vita fuori dal terreno di gioco: “Spesso gioco alla playstastion con Luca Antonini“. Nel frattempo diventa grande a Milanello.
This post was last modified on 7 Agosto 2012 - 11:58