Chissà Max Allegri quale desiderio esprimerà al soffio delle sue 45 candeline. Chissà se un pensiero lo rivolgerà al Milan, ai milanisti, alla stagione alle porte. Chissà se c’è un pò di spazio, nei suoi sogni, per i colori rossoneri. Probabilmente si. Quanto è cambiata la vita di Allegri da quando brancola nella nebbia di Milano dopo aver lasciato il mare di Cagliari. Chissà se gli manca l’odore di salsedine, il sole che spacca le pietre, la leggerezza della gente. Il Milan è un onore, ma anche un onere. Responsabilità raddoppiate, tifosi esigenti, giornali sempre alle calcagna. Quando alleni il Milan, non puoi permetterti di sbagliare niente. Il ruolo di capro espiatorio è sempre dietro l’angolo.
Chissà se Max ha avuto qualche tentennamento in questi due anni, dopo le critiche, l’ultima quella arrivata ieri da Galliani in persona, dopo i suoi vari “probabili” addii urlati dalle prime pagine dei quotidiani e assurti a verità e condanna ancor prima della sentenza. Chissà se ha mai pensato di abbandonare la barca, sapendo che sarebbe stato il primo ad annegare, se fosse affondata. Chissà, chissà, chissà. Eppure Allegri è ancora qui, al suo terzo anno al Milan, dopo uno scudetto e un secondo posto, in cerca di ulteriori conferme, di un progetto tutto suo, a lunga scadenza.
Non aspettiamoci miracoli da Max, non può sopperire all’assenza di Thiago ed Ibra. Può attutirla, sbiadirla, ma di certo non eliminarla. Non sarà una stagione semplice, perchè il Milan adesso si sente un pò più solo, un pò meno protetto e sicuro. Lo deve avere capito il Mister, già dopo l’amichevole persa malamente con il Madrid ci ha messo la faccia. “Non si possono fare 9 cambi, non stiamo giocando con la Solbiatese” ha urlato Galliani a fine gara. Ma Max non ha mollato neppure adesso. Per questo, e per molto altro, noi gli diciamo grazie, e tutta la redazione di Spaziomilan.it, insieme ai suoi lettori, gli augura un felicissimo compleanno.