Ripescato da Menezes causa l’infortunio di Rafael, lanciato dallo stesso selezionatore in una partita delicata come quella contro l’Honduras. In poco tempo l’avventura olimpica di Gabriel che, sulla carta, avrebbe dovuto essere solo una passerella si è trasformata in qualcosa di più. Il neo milanista è raggiante: “È stata una grande sorpresa, sono felice. Stavo aspettando di poter giocare qui e adesso sto giocando. Sono qui per far vedere ciò di cui sono capace“.
Assoluto protagonista con la nazionale under 20, il portierino classe ’92 spera di poter sovvertire le gerarchie anche in rossonero dove, almeno dall’inizio, partirà come terzo dietro Abbiati e Amelia. Con il numero 1 milanista spesso ko per vari problemi fisici, l’estremo difensore brasiliano potrebbe avere qualche occasione in più del previsto per mettersi in mostra. Attenzione però al problema continuità: “Ogni portiere ha bisogno di giocare per prendere il ritmo, io purtroppo sono rimasto per molto tempo senza giocare” fa sapere il ventenne.
La promessa, dopo i due gol subiti nella sfida dei quarti, non tarda ad arrivare: “Se sarò titolare anche alla prossima partita farò meglio”. Da Milano fanno il tifo per Gabriel, arrivato in sordina ma pronto a sorprendere e a candidarsi come futuro proprietario dei pali milanisti. Una volta rientrato a Milanello ci sarà da lavorare sull’attenzione, non sempre ai massimi livelli. Le uscite e le prese dalla distanza sono già sincronizzati al punto giusto. Sarà lui l’erede del Dida versione Champions 2002-03?