Per Gianmario Comi, attaccante scuola Milan classe 1992, è arrivata la grande opportunità. Disputerà la stagione 2012/2013 militando nella Reggina, in Serie B.
E a La Gazzetta del Sud, ha deciso di fare chiarezza sulla sua situazione: “Ho voluto io la Reggina. Mi ha interessato e mi interessa il progetto del presidente Foti. Ci credo. Oggi ho fatto il primo allenamento, era importante l’impatto e credo di essermela cavata abbastanza bene. Ma c’è ancora tempo”. Se poi dovesse disputare un’annata positiva, le porte dell’ Under 21 si spalancherebbero: “Ci terrei tanto a giocare in Nazionale, l’azzurro è un sogno, ma è chiaro che devo fare bene. I posti si conquistano con il lavoro e la fatica. Non li regala nessuno”.
E dulcis in fundo, una battuta riguardante le sue convinzioni, il tipo di Campionato che affronterà e il fatto di non avere mai goduto di raccomandazioni: “Mio padre non si è mai interessato e mi ha fatto fare ciò che volevo fare. Vi assicuro che non ho ricevuto le famose raccomandazioni. Poi a che possono valere se non si dimostra di avere qualità? Se non partiamo dal presupposto che ogni gara è una finale, non faremo molta strada. La B è un torneo duro e importante“.