Il Milan, per rinforzare il proprio pacchetto terzini sinistri, può scordarsi di virare su Aly Cissokho. L’esterno in forza al Lione ha ancora il dente avvelenato per quanto accaduto tre estati fa e mai e poi mai, parole del suo entourage, approderà alla corte di Silvio.
Il 14 giugno 2009 Galliani riuscì infatti ad aggiudicarsi il laterale francese, ai tempi in forza al Porto, che tanto convinse durante la Champions League quell’anno disputatasi. Per 15 milioni di euro, almeno all’apparenza, Cissokho avrebbe vestito la maglia del Milan. Happy ending dietro l’angolo? Assolutamente no.
Il Cavaliere allora, una volta venuto a conoscenza del fatto che il Diavolo avesse speso fior di quattrini per un difensore quasi sconosciuto, decise di bloccare l’operazione. Affinché i lusitani accettassero di vendere Cissokho in prestito, con diritto di riscatto, il nostro amministratore delegato inventò che il giocatore (originario di Blois) avesse dei problemi ai denti che ne avrebbero compromesso il rendimento. Ma Pinto da Costa non cadde nel tranello e decise di vendere Aly al Lione, club che sborsò i 15 milioni da Galliani soltanto promessi.
Occasione sprecata? Non si sa, visto che la Ligue 1 e la Serie A hanno in comune poco o nulla, Taiwo docet. Non è detto che, venendo in Italia, Cissokho riesca a ripetere quanto di buono ha dimostrato in Francia. Anzi. L’unica certezza riguarda il fatto che l’esterno francese, di origini senegalesi, mai approderà al Diavolo.
In merito, riportiamo quanto affermato dal fratello del giocatore ai microfoni France Football: “Se il Milan si interessasse, noi non saremmo obbligati a ricambiare. Nel 2009 era già tutto fatto e loro si sono inventati dei problemi ai denti per far saltare il trasferimento. Il nome della mia famiglia si terrà sempre ben lontano da quel club“.