La sconfitta casalinga nella gara d’esordio contro la Sampdoria ha evidenziato una miriade di limiti. Tra i tanti pensieri che la squadra ha dato, però, è inevitabile soffermarsi su un centrocampo quanto mai povero: di idee, di coraggio, di grinta. Inevitabile tornare sul mercato prima che sia troppo tardi, inevitabile pensare anche al discorso economico.
Nelle ultime ore, però, anche da questo punto di vista qualcosa sembra essersi mosso: visto il momento davvero preoccupante attraversato dal Diavolo Silvio Berlusconi sembra intenzionato a mettere sul piatto 5 milioni di euro per rinforzare la zona nevralgica del campo. A questo l’interrogativo é: come verranno investiti?
La Gazzetta dello Sport parla di un Max Allegri più che mai determinato ad arrivare a Nigel De Jong del Manchester City, forse accompagnato da un altro elemento. Il sogno mai del tutto accantonato, però, resta Lassana Diarra: con il suo arrivo il cerchio potrebbe finalmente chiudersi e l’ambiente potrebbe ritrovare un po’ di quell’entusiasmo che ormai appare lontano anni luce. Aspettiamo i prossimi sviluppi.
UPDATE – Dall’Inghilterra danno quasi per fatto l’affare De Jong per circa 7 milioni di euro, decisiva, secondo i media britannici, è stata Barbara Berlusconi che avrebbe covinto di persona il papà presidente sulla bontà della trattativa.
– Contatti continui. E in gran segreto. Il Milan si sta muovendo con il Manchester City per trovare l’intesa sul fronte Nigel De Jong. Il mediano in scadenza 2013 con i Citizens aspetta, il Milan fa le sue mosse per un accordo. La trattativa va avanti, l’asse Milano-Manchester è caldo… (gianlucadimarzio.com)
– Nove milioni. È la richiesta del Manchester City per il centrocampista De Jong. Un milione in più rispetto a qualche giorno fa. Ma evidentemente si può trattare. Confermiamo, Mancini ha dato il via libera. La differenza rispetto a Diarra: il centrocampista del Real ha chiesto un contratto di tre anni a cinque milioni con i bonus, con De Jong il Milan ha invece la possibilità di raggiungere un accordo a cifre più basse, allungando il contratto in scadenza tra un anno. (alfredopedulla.globalist.it)