Frasi prive di un senso e colme di contraddizioni. E’ questa la sintesi delle dichiarazioni che Cassano ha rilasciato durante la conferenza stampa tenutasi alla Pinetina. Il fantasista in forza all’Inter ha definito Galliani una persona falsa, non in grado di mantenere le promesse. Peccato che l’amministratore delegato del Diavolo, senza che Berlusconi stanzi denaro per il mercato, non possa compiere miracoli e avesse comprato Cassano quando quest’ultimo era terminato fuori rosa e non aveva mercato. Da aggiungere è il fatto che, quando Antonio era stato vittima dell’ictus ischemico, l’A.C. Milan (Galliani in primis) avesse provveduto a fornirgli le cure e a rilanciarlo in vista degli Europei. Beata irriconoscenza.
E che nessuno pensi che Cassano debba svelare retroscena a noi sconosciuti. Il soggetto in questione, quando prende in mano i microfoni, è un narratore meno attendibile di Zeno Cosini. Trattasi di un dato di fatto. Dopo avere sparato a zero su Galliani, dicendo che era l’unica persona con cui non andava d’accordo, Cassano ha infatti proseguito i propri cahiers de doleances. Vittima, o carnefice, Massimiliano Allegri. L’ex numero 99 del Milan ha affermato di essere stato da Max considerato l’ultima scelta per l’attacco. Nulla di più falso. Non appena aveva ricevuto l’idoneità sportiva, nonostante si trovasse fuori condizione, Cassano era rientrato nel giro dei titolari. Sta però di fatto che, con il passare dei minuti, Antonio ha ammesso di essere al 50-60% della forma: altra antinomia.
Ma non finisce qui. Dopo essersi scagliato sul tecnico di Livorno, il nuovo acquisto dell’Inter ha svelato di non essere andato d’accordo con nessun membro dello staff, ad eccezione di Mauro Tassotti. Eppure, all’inizio dell’intervista, aveva dichiarato che l’unica persona con cui aveva avuto problemi era stata Adriano Galliani. Ecco allora le prove dell’inattendibilità del giocatore. In merito alla situazione creatasi, non esistono segreti, c’è solo una verità: Antonio Cassano non si smentisce mai. Quando pare avere messo la testa a posto, stiamo assistendo a un fuoco di paglia. Già, come recita un proverbio, “chi nasce tondo non può morire quadrato”.
This post was last modified on 26 Agosto 2012 - 11:38