Lo diciamo da gennaio, ce lo continua a conferma in esclusiva per il nostro sito Cristiano Ruiu: il sogno Tevez non è ancora tramontato a tutti gli effetti. Qualcosa bolle ancora in pentola. Che sia una minestra riscaldata solo per scrivere pagine di giornali o qualcosa di serio, bisogna ancora aspettare una ventina di giorni, cioè dal 15-20 agosto in poi, quando il mercato rossonero entrarà nel vivo. La tavola è ancora apparecchiata da gennaio, c’è solo bisogno di un po’ di pazienza e dei saggi movimenti di Adriano Galliani.
Per il prossimo 7 agosto è fissato un incontro americano tra Galliani e Florentino Perez. Si parlerà di mercato, e di Kakà. Il suo ritorno oramai sembra certo, ma c’è ancora il nodo ingaggio da sciogliere. Il Real Madrid vorrebbe liberarsi del pesante ingaggio del brasiliano, ma in un Milan dove l’ingaggio più alto è rappresentato dai 6 milioni di Robinho, il costo dell’ex numero 22 supera il budget stabilito dalla proprietà per limitare i danni della campagna cessioni. Kakà (non) esclude Tevez: dimezzare l’ingaggio del brasiliano (6 milioni, ndr) e tentare l’assalto all’argentino strappando un pagamento dilazionato in due anni per attutire il colpo su bilancio al 31 dicembre. Un colpo alla Ibrahimovic per intenderci. Tutto questo, in venti giorni, cioè quando le ferie prolungate di Galliani finiranno e si inizierà a fare sul serio.
In un mercato nel quale lo sceicco del Manchester City ha chiuso il rubinetto dei cash a Mancini, il tutto potrebbe sbloccarsi in seguito all’affare Van Persie: se l’Arsenal lascerà andare l’olandese a Manchester, allora Dzeko e Tevez potrebbero essere messi in vendita. Ed è proprio in questo giro di trattative che si muove il mercato rossonero. Ufficialmente è tutto fermo, nel senso che da gennaio non ci sarebbero più stati contatti tra il Milan e l’entourage dell’argentino. Ma questo silenzio non esclude che Galliani possa accendere il telefono e prenotare il volo. Direzione Manchester, ovviamente.