Meno individualismi e più gioco di squadra. Questo il Milan che si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione, lo dice Allegri, che sulle pagine della Gazzetta dello Sport, parla di anno zero suo e della squadra. “Se n’è andata una generazione di gente che aveva vinto tutto e chi vince ha sempre ragione. Ma è inutile guardarsi indietro. Cambieremo modo di giocare e andremo avanti”. Addio complicato da due cessioni dolorose come quelle di Thiago e Ibra: “Così saremo tutti responsabilizzati. E faremo il lavoro tutto in una volta. Si è trattato di un’offerta, credo, irrinunciabile ma aspetto il 31 agosto, la fine del mercato, un paio di giocatori arriveranno ancora”.
Riguardo agli obiettivi stagionali vola basso: “In Champions l’obiettivo è superare il girone, magari arrivare ai quarti. Il primo obiettivo è restare tra le prime tre in Italia e quindi riqualificarsi in Champions.” – ma, suo malgrado ricorda – “L’anno scorso pareva che dovessimo dominare noi, che fosse un duello con l’Inter, e la Juve ha chiuso imbattuta. Poi abbiamo avuto un crollo psicologico dovuto ai troppi infortuni e all’eliminazione contro il Barcellona”. Su Boateng e Pato, gli uomini da cui tutti si aspettano il salto di qualità: “Per loro è un anno fondamentale. Devono cercare la consacrazione definitiva e avere più responsabilità farà bene a entrambi“. Sfatato invece il “mito” del falso nove stile Spagna: “E’ una storia che non capisco. Rispetto all’anno scorso, quando giocavamo con i 3 in attacco, cambia poco, solo che le punte stanno un po’ più larghe“. Tra il serio e il faceto quando si parla di Kakà in mediana: “Ambrosini dice che non può giocare lì perché non ha ancora fatto il corso da allenatore”. Meno aperto ai cambiamenti sul discorso Emanuelson: “Non farà il terzino, al massimo l’ala sinistra“. Duro con Cassano: “Se c’è da bastonare si bastona. E così va con tutti gli altri”.
Sulla preparazione made in Usa: “Questa tuornèe è costruita bene. Abbiamo trasportato il lavoro in America due settimane del lavoro che avremmo fatto a Milanello, ci siamo allenati in un centro, quello dei Philadelphia Eagles, che è all’altezza del nostro. Sono contento della squadra, del modo di stare in campo, dell’intensità dei concetti di gioco. Abbiamo concesso poco anche al Chelsea ora possiamo fare una buona gara anche contro il Real”. Sulle dichiarazioni di Gattuso commenta secco: “In tutti gli spogliatoi ci sono tensioni, ma non è che l’anno dello scudetto ci dessimo tutti bacini in bocca”.
Infine ai tifosi scettici promette: “Ci faremo apprezzare e cresceremo. La squadra deve credere nei suoi mezzi, mantenendo la serenità ce la faremo. E poi sarà un campionato equilibrato. Comincia una sfida affascinante“.