Santos subito? Meglio aspettare. Bella, costante e luccicante è stata la prestazione di Robinho ieri sera contro il Deportivo Olimpia. Un mix di corsa, disponibilità e sacrificio che nel Milan di Allegri suona come sinfonia perfetta, vincente.
Senza dimenticare la rete del vantaggio rossonero (di sinistro) e l’assist al bacio (di testa) per il raddoppio di Nocerino. Binho si diverte e fa divertire, dimostrando di trovarsi a proprio agio nell’attacco veloce del nuovo Milan, senza più punti di riferimento ingombranti in attacco, ma al contrario con tanti spazi a disposizione per scattare, dribblare e inventare.
L’attaccante brasiliano, che qualche giorno fa ha strizzato l’occhio alla sua ex squadra brasiliana, ha dimostrato sul campo un buonissimo stato di forma, allontanando personalmente le voci che parlavano (per colpa sua…) di un Robinho in bilico, fra Milan e cessione. Rimarrà.
Serve e piace come nessuno all’allenatore del Diavolo, risultando inoltre essenziale per dare equilibrio alla squadra: in fase di non possesso (molto più di El Shaarawy e Cassano) e in fase avanzata, o meglio, di fantasia. Perché il 70 ieri ha creato (quasi) sempre superiorità numerica. Quando gioca così è una delizia per gli occhi.