Gianmarco Zigoni, prestato alla Pro Vercelli, è tornato in Serie B. Dopo avere deluso a Frosinone e dopo essersi rilanciato con la maglia dell’Avellino, club che milita in Lega Pro, il cobra si è guadagnato una vetrina importante per mettersi in mostra. Non può fallire, deve mettere in luce le sue doti e sperare che Braghin sappia farlo rendere.
Già, perché Zigoni dispone delle caratteristiche necessarie per sfondare. Nato il 10 maggio 1991, 188 cm per 80 kg, Gianmarco eccelle in forza fisica e gioco aereo, si sacrifica per il collettivo, sa fare salire la squadra e creare spazi per i compagni. Non segna con regolarità, ma garantisce sostanza e utilità. Trattasi di un centravanti new school, che presenta le carte in regola per affermarsi nel calcio che conta.
Zigo, per spiccare il volo, deve incontrare un allenatore che riesca a valorizzarlo. Impresa per nulla difficile. Basta evitare tiki taka, gioco che renderebbe difficile la vita a Gianmarco, e affidarsi a verticalizzazioni che favoriscano gli inserimenti dei suoi alleati. Così giocando, sul lungo andare, Zigoni riuscirà a emergere. Assicurato.