Numero 13 sulle spalle, l’ancor più giovane Albertazzi al suo fianco, e tanta strada da fare per il difensore milanese. Colpevole sui gol interisti di Palacio e Guarin, spesso fuori posizione e in ritardo nelle chiusure. Spaesato in una difesa ballerina di cui diventare leader non sarà affatto cosa facile. Dalla sua ha un fisico possente, quindi non incline ad entrare in sintonia con le prime amichevoli estive ma anche l’ottimo campionato disputato lo scorso anno contro il Chievo. Anche a Milanello ne parlano un gran bene, il tempo per riprendersi e prendersi la difesa c’è tutto.
Discorso simile per il centrocampista del Mali. Il passo dal Nancy al Milan è lungo e si fa sentire. Macchinoso nelle giocate, spesso litiga con il pallone dimostrando sì limiti ma soprattutto tutta l’emozione del caso. Tatticamente, in un centrocampo dove il solo Ambrosini ha dato buoni spunti, non un granché. Ingenuo invece nell’azione del rigore poi messo a segno da Vucinic. Segnali di ripresa, un po’ più incoraggianti, contro l’Inter.
Nessuna bocciatura definitiva, ma occhio alla pressione che non sono abituati a sopportare. Ci sarà da lavorare anche su questo per diventare grandi insieme.
This post was last modified on 22 Luglio 2012 - 12:06