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Non cadiamo in depressione! La memoria corre veloce all‘estate 2009, quando se ne andarono in blocco Maldini, Ancelotti e, soprattutto, Kaká. Pirlo fu stoppato in extremis mentre era giá sul volo per Londra, destinazione Chelsea. C’erano aria di smobilitazione, disorientamento e proteste dei tifosi. La squadra assorbì quell’atmosfera disfattista e si sentí quasi impotente per 3 mesi abbondanti. Perdemmo tutte le amichevoli estive, ci illudemmo con la vittoria di Siena e poi l’umiliazione del derby, la figuraccia con lo Zurigo fino al quart’ultimo posto in classifica di metá ottobre. Poi all’improvviso la scossa e la faticosa risalita fino a un punto dall’Inter della “tripletta”.
Ecco, evitiamo di buttare via i prima 3 mesi di stagione perchè sono partiti Ibra e Thiago. I tifosi che chiedono il rimborso dell’abbonamento e si divertono con le “carnevalate” in via Turati non amano davvero questi colori perché fanno sentire ancora piú debole questa squadra, giá privata delle sue certezze. Il beau geste di Galliani che da oggi inaugura le pratiche di rimborso-tessera è un preoccupante segnale. Dopo 26 anni di soldi spesi e trofei vinti, ci si aspettava altra pazienza e altra riconoscenza. La risposta agli “scontenti” è di questo tenore: vi ridiamo i soldi basta che non vi lamentiate. Il messaggio è: meglio uno stadio vuoto che (mezzo) pieno di gente scontenta e irriconoscente. La reazione di Galliani è preoccupante, ma condivisibile. Era proprio necessario arrivare a questo scollamento? Non si poteva aspettare almeno fino ad agosto, visto che manca più di un mese di mercato? Secondo voi, se anche a Berlusconi venisse in mente di comprare un “campione” sarebbe invogliato vedendo la coda di gente che chiede il rimborso fuori da via Turati?
Il 16 maggio 2010 tutto lo stadio inveiva contro il presidente delle 5 Coppe Campioni perchè aveva trattato male il “povero” Leonardo, 3 mesi dopo sono arrivati Ibra, Robinho e Boateng. Il presidente disse: “Adesso non mi contestano più?“. Chissà se avrà ancora questa voglia di smentire gli scettici irriconoscenti o chi contesta, assieme ai suoi figli Marina e Piersilvio, gliela sta facendo passare? Continuiamo pure così, è la strada giusta per avere un presidente sempre meno motivato e una squadra che si sente sempre piú sola e debole. Poi peró non raccontiamo che noi milanisti siamo diversi dagli altri…
E soprattutto non saliamo più sul pullman di un eventuale scudetto. “Non lo vinceremo di certo con questa squadra” mi direte. È vero, ma è meglio arrivare secondi, terzi, quarti da milanisti che essere come gli altri. Del MIO Milan non cambierei nulla, nemmeno la Serie B. Disposto a vivere un’altra estate difficile sperando che anche stavolta ci sia l’happy end. Per ora aspetto e mi accontento di essere una delle pochissime squadre a non essere minimamente sfiorata dalla “schifezza” del calcioscommesse. Per quello sì, ci sarebbe da chiedere il rimborso dei biglietti. Il nostro allenatore avrà litigato con Ibra e fatto fuori Pirlo, ma l’estate la passa a Milanello, non in Procura. I nostri acquisti saranno mediocri (Acerbi e Traoré), ma almeno possono giocare senza rischiare squalifiche. Di queste cose dobbiamo andare orgogliosi, non del manifesto funebre in via Turati.
Ps Volutamente non ho parlato dei movimenti di mercato per due ragioni. Primo: per un tifoso vero é più importante la maglia di chi la indossa. E questo ce lo stiamo dimenticando. Secondo: Galliani é assolutamente fermo aspettando indicazioni “dall’alto” e soprattutto che calino i prezzi. Boateng, 2 anni fa, arrivó a Ferragosto, Ibra il 27, Robinho il 31…