L’INTERVISTA A BERLUSCONI IN PILLOLE
“Il Milan del presente è una squadra forte, con un attacco composto da supercampioni, unico in Italia: Pato, Robinho ed El Shaarawy sono dei veri talenti, così come Boateng che io vedo come attaccante; non dimentichiamoci anche Cassano”.
“La situazione economica non consente più di acquistare tanti campioni come succedeva negli anni ’90, il calcio italiano non se li può più permettere. Ma questo non vuol dire che smettermodi vincere. Dovremo puntare tanto invece sul nostro settore giovanile, seguendo il modello del Barcellona”.
“Voglio tranquillizzare i tifosi, il Milan rimarrà una squadra di livello assoluto, vincendo anche senza più spendere cifre folli. Ci vorrà del tempo, costruiremo una squadra di giovani che aprirà un nuovo ciclo. Io sono ottimista”.
“Il calcio non può sottrarsi alle difficoltà economiche che ci sono nel mondo, ma continueremo a fare acquisti. L’offerta del PSG per Thiago Silva ed Ibrahimovic era impossibile da rifiutare, ci ha consentito di mettere a posto i conti per i prossimi anni: era un’occasione unica”.
“L’età nel calcio conta parecchio, dispiace non disporre più dei Seedorf, ma anche dei Pirlo. Il tempo però passa per tutti, per esigenze economiche e motivi di bilancio”.
“Non avevamo nessuna intenzione di cedere nè Ibra nè Thiago, la prima offerta infatti l’abbiamo rifiutata seguendo il cuore. Poi Leonardo ha continuato le avance e non abbiamo resistito, anche se il mio cuore ha pianto. Abbiamo ceduto questi due campioni anche perché dall’anno prossimo entrerà in gioco il Financial Fair Play e nessuno potrà più spendere cifre esorbitanti”.
“Abbiamo una squadra competitiva: Acerbi in cui crediamo molto, De Sciglio che è il miglior prodotto recente del nostro vivaio, Abate ed Antonini che mi ricordano Mussi e Bianchi del passato. Ma anche Yepes che non è più giovanissimo ma si è sempre fatto trovare pronto, oltre ad Emanuelson che a me piace parecchio. L’attacco poi è il nostro miglior reparto in assoluto”.
“Le squadre che al momento spendono tantissimi soldi sono al di fuori del sistema europeo e non sentono la crisi che invece abbiamo nel nostro paese. Se qualcuno volesse dare un sostegno economico alla nostra squadra ben venga: prima di tutto c’è il Milan, tutto quello che può far bene ai colori rossoneri non può che farmi piacere”.
“Al popolo rossonero dico di stare sereno, la missione del Milan è sempre la stessa: vincere e di essere padrone del campo, rispettando gli avversari. Dovremo mantenere sempre il nostro carattere ambizioso, essere d’esempio in tutto il mondo. Solo così siamo diventati la squadra più titolata del mondo. E anche gli anni che verranno saranno gestiti in questo modo”.
“Ripeto, non avevamo intenzione di cedere Thiago Silva ed Ibrahimovic, ma la successiva offerta, specie perché includeva anche lo svedese che ha 31 anni, ci ha convinto. Alla fine ha prevalso il buon senso”.
“I giocatori attuali di questo Milan o sono già campioni o lo diventeranno presto, io ci spero”.
“Kakà? Non chiudo ad un suo possibile arrivo… Non ne ho parlato con Galliani in maniera approfondita, dipenderà dalle condinzioni dell’affare. Kakà è rimasto sempre nei nostri cuori, ha fatto la storia recente rossonera”.
“Barbara Berlusconi rappresenta il futuro, la continuità che la mia famiglia vuole mantenere nell’ambiente rossonero. Nel mondo se si pensa all’Italia il Milan è al terzo posto, dopo la pizza e la mafia, di cui purtroppo non possiamo vantarci”.
“Pato è un goleador e il numero 9 che ha scelto mi sembra azzeccato. Lui ha il gol nella testa, dovrà giocare sempre all’attacco, molto più avanzato rispetto al passato. Boateng è un grande regista, anche lui un grande realizzatore e il suo nuovo numero 10, che mi ricorda Gianni Rivera, la considero una scelta intelligente”.
“D’ora in poi basta alle cifre folli, proporremo le nostre offerte alle società ma alle nostre condizioni, se non verranno accettare ce ne faremo una ragione”.
“Speriamo di essere qui ancora nei prossimi anni ricevendo dei ringraziamenti non solo per quello che ho fatto, ma anche per quello che dovrò ancora fare”.
– Si è conclusa l’intervista di Silvio Berlusconi a Milan Channel
This post was last modified on 8 Agosto 2012 - 12:19