“Era prevedibile”. Il direttore editoriale di Calciomercato.com, Xavier Jacobelli, commenta così il malessere dei tifosi milanisti che hanno annunciato la volontà di disdire l’abbonamento per la prossima stagione e di chiedere la restituzione di quanto già versato al club di via Turati. Una decisione, quella ribadita oggi dal Codacons, che non ha sorpreso Adriano Galliani, dichiaratosi “disponibile fin da subito a rimborsare gli abbonamenti”.
Direttore, come giudica quest’apertura della società rossonera?
“Debole, molto debole. Le parole hanno un peso e Galliani ha parlato solo di disponibilità. Dopo tutto quello che è accaduto negli ultimi due mesi intorno al Milan la società doveva fare un discorso molto chiaro ai tifosi”.
Quale?
“Dire che chi aveva sottoscritto l’abbonamento tra il giorno dell’apertura dei rinnovi e il giorno della cessione di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic aveva pieno diritto a chiedere il rimborso. Mi sarei aspettato un comunicato ufficiale con tanto di spiegazione delle modalità per la richiesta indietro del denaro speso”.
Insomma, hanno ragione i tifosi arrabbiati?
“Qui c’è un problema di trasparenza. Facciamo un breve excursus: dopo l’ultima giornata dello scorso campionato Galliani confermò Thiago e Ibra, poi ci fu la crociera con gli sponsor durante la quale venne annunciata la maglia numero 10 allo svedese. Quindi la prima trattativa col PSG e la nota ufficiale di Silvio Berlusconi che chiudeva il discorso. E ancora: il rinnovo del contratto di Thiago. Oggi siamo in presenza di un Milan senza il difensore brasiliano e senza il capocannoniere dell’ultima Serie A. Beh, capisco che i tifosi si siano sentiti presi per il naso”.
Che tipo di mercato ci dobbiamo aspettare ora?
“Non credo che il Milan possa competere con un Manchester United che offre 250.000 sterline alla settimana a Van Persie. Mi sembra difficile arrivare a nomi di quel calibro. Sicuramente la società rossonera acquisterà e da qui al 31 agosto c’è tempo. Negli ultimi giorni si fanno sempre buoni affari, ma oggi vedo molto improbabile l’arrivo di top player”.
Sarà una stagione dura?
“E’ presto per dirlo, certo siamo in presenza di purghe. Anche Allegri è vittima di questo ridimensionamento e avrà un duro lavoro da svolgere. Oggi il Milan non è competitivo in Italia e tantomeno in Europa. Se non si vorranno perdere introiti dalla Champions League occorrerà intervenire rapidamente. Altrimenti il rischio è di fare la fine dell’Inter che rescinde i contratti”.