Non avranno certo messo di buon umore Clarence Seedorf gli ultimi blitz della Guardia di Finanza di Milano nei ristoranti modaioli del capoluogo lombardo. Sabato sera, infatti, gli uomini delle Fiamme Gialle si sono presentati al Finger’s di via San Gerolamo Emiliani, locale di proprietà dell’ex centrocampista del Milan.
I finanzieri hanno scoperto dieci “pre-conti”, per un totale di 2.900 euro. Tradotto: scontrini non fiscali. I gestori hanno giustificato i documenti parlando di conti riconducibili al proprietario olandese, oggi stella del Botafogo, che avrebbe ospitato amici e parenti senza prestare loro il conto. Una spiegazione che non ha scongiurato la denuncia da parte della Guardia di Finanza per “mancate emissioni di documento fiscale“. Un provvedimento che rischia di far chiudere uno dei templi della cucina fusion.
“Nel nostro caso – ha assicurato a La Repubblica, Elisangela Pereira Teodoro, del Finger’s – non c’è stata la volontà di evadere il fisco. Sono i conti che Seedorf, che è un nostro socio ci ha lasciato prima di partire per il Brasile: a volte va via senza pagare e sistema dopo. Pensavamo che fosse in tutto in regola e invece non si finisce mai di imparare. Ma siamo a disposizione per tutti i chiarimenti“. Più preoccupato il celbre chef del ristorante, Roberto Okabe, che al Corriere della Sera si sarebbe messo a piangere “disperato”.
Il Finger’s, tra l’altro, non è stato l’unico locale “visitato” dai baschi verdi. Tra sabato e domenica scorsi la Guardia di Finanza ha controllato oltre 500 esercizi commerciali tra Milano e hinterland. Totale: 150 violazioni riscontrate, pari a un ristoratore su tre fuori dalle regole.