Una nuova avventura, stimolante quanto difficile: “Vedo mio fratello quante cose complicate ci sono in questo lavoro. Non vedo l’ora di iniziare, è un momento di cambiamento per me, ma continuare ancora con il Milan è la cosa giusta per me. Sono molto carico per la nuova avventura che mi aspetta e sono contento di sentire questa fiducia della società che mi ha offerto questa opportunità“. Ma su cosa farà coi giovani calciatori Inzaghi ha le idee chiare: “Trasmettere tutta la mia voglia e la mia passione. Quando uno ha fatto per tanti anni il suo lavoro con tanta passione come me è più facile trasmettere certe cose ai ragazzi. Gli Allievi sono una squadra importante perché è il momento in cui i giocatori devono fare il salto di qualità. L’obiettivo è riuscire a portare qualche ragazzo in Prima Squadra“.
Eppure Pippo aveva diverse opzioni per poter continuare a giocare, nonostante i 39 anni: “Parto da zero, con molta umiltà perché quello che ho fatto da calciatore ormai non conta più, anche se resterà sempre nei miei cuori. Ci sono state tante squadre che mi hanno chiamato per giocare e questo alla mia età mi ha fatto vacillare. Se avessi ascoltato il cuore avrei giocato fino a 60 anni, ma poi ho capito che dopo la partita del Novara era giusto finire così. Avrei potuto tornare a giocare a San Siro e sarei stato applaudito, ma farlo con una maglia diversa non sarebbe stata la stessa cosa“. Infine un cenno al mercato e all’ipotesi del ritorno di Ricardo Kakà: “Da milanista mi vengono i brividi a un possibile ritorno. Ricky è rimpianto da tutti, tutti sanno cosa prova per questi colori. Se lui sta bene può darci una mano importante, però è una scelta personale. Vedremo cosa succederà, io sarei contento se tornasse”.
This post was last modified on 25 Luglio 2012 - 14:36