“Non esserci dopo 11 anni è una sensazione strana che ancora non riesco a mettere a fuoco ma ci tengo a fare un in bocca al lupo di cuore a tutto il Milan”. Erano queste le parole di Inzaghi lunedì, giorno del raduno del Milan. Parole che non avrebbe mai voluto pronunciare, ma che forse erano solo state posticipate di un anno la passata stagione. Adesso nel futuro di Inzaghi si vede l’Atalanta, club che lo lanciò definitivamente nel calcio che conta e che lo fece esplodere a livello nazionale. Poi arrivò la Juventus e il Milan, il suo unico, vero, grande amore.
Il rapporto Inzaghi-Milan rimarrà per sembre impresso nelle testa dei tifosi rossoneri, che nei loro ricordi speciali avranno sempre un’esultanza di Superpippo. Come quella sera di maggio di cinque anni fa, dove Inzaghi ci portò in spalle sul tetto d’Europa: un gol alla Pippo di spalla e uno sul filo del fuorigioco di piatto scartando il portiere. Poi quella scivolata verso la bandierina sotto la pioggia di Atene: Inzaghi è, e sarà, per sempre, un rossonero vero.
Una parziale conferma arriva dalle dichiarazioni di Pierpaolo Marino, direttore generale della Dea: “Ho sentito di un accostamento dell’Atalanta per Inzaghi, ma anche in questo caso non so cosa ci sia di vero. Noi al momento non abbiamo fatto nessuna mossa ufficiale nei confronti di Pippo”.
This post was last modified on 11 Luglio 2012 - 16:30