La stessa cosa si sta verificando ora a Parigi, alla corte di Ancelotti, giusto per non far rimpiangere il personaggio genio e sregolatezza: campionissimo sul rettangolo verde, con qualche pecca al di fuori. Non si puó voler tutto dalla vita, perché Zlatan é cosí, e non chiedetegli di cambiare: “Il Psg é meglio del Milan, perché lí hanno perso i loro giocatori migliori“. Ennesimo schiaffetto che arriva dritto sul volto di un club sempre disposto a mostrare il sorriso, allo svedese, durante la sua ultima permanenza a Milano.
Una dichiarazione che, va detto, risulta come una carezza alla luce delle convincenti prestazioni del Milan, che senza il gigante svedese sembra già migliorato dal punto di vista corale. I singoli sono piú valorizzati e la tattica ‘palla a Ibra’ non viene piú adottata. Presto, prestissimo, per tirare conclusioni speranzose. Aspetto tuttavia incoraggiante, se si pensa che il mercato estivo, al momento, ha solo tolto non portando nulla di nuovo. E restando in attesa dei nuovi rinforzi (probabili Yanga-Mbiwa e Kakà, magari Tevez e, perché no, un centrocampista e un terzino sinistro), Allegri puó iniziare a sorridere.
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This post was last modified on 31 Luglio 2012 - 19:46