Ecco la spending review in salsa rossonera

C’è chi batte cassa, ma anche chi attende prima di dimostrare il suo valore. Ci sono tanti modi per chiedere o pretendere un adeguamento dello stipendio. E al Milan, come in tutte le piccole e grandi società, questi problemi sono all’ordine del giorno. Il rinnovo di Thiago Silva può innescare un effetto a catena con qualche big pronto a bussare alla porta di Adriano Galliani. Ma proprio l’ad rossonero, a parte qualche eccezione un po’ esagerata, sta portando il monte ingaggio entro le soglie del fair play finanziario imposto dall’Uefa. Il tutto con la supervisione e l’avvallo di Silvio e Barbara Berlusconi. Proviamo a fare chiarezza sul mare di cifre che circolano.

Il milanista più pagato attualmente è Zlatan Ibrahimovic, che percepisce 9 milioni di euro netti a stagione, record per la Serie A. Segue il nuovo contratto rinnovato a Thiago Silva, che fino al 2017 percepirà 6 milioni annui. Quindi si passa agli altri due brasiliani Alexandre Pato e Robinho, entrambi assicurati da un ingaggio di 4 milioni all’anno. Stessa cifra per Philippe Mexes, strappato alla Roma a parametro zero, ma oneroso dal punto di vista dello stipendio. Ci sono poi Antonio Cassano, che porta a casa 2,8 milioni a stagione, e Kevin Prince Boateng, con 2,5 milioni, lo stesso stipendio garantito al neo acquisto Riccardo Montolivo.

Si arriva così alla soglia dei 2 milioni, che il Milan oggi paga ogni anno a Christian Abbiati, che ridiscuterà presto il contratto, Daniele Bonera e Urby Emanuelson. Sotto questo limite ci sono Ignazio Abate (1,8 milioni), Taye Taiwo (1,8) e Mathieu Flamini (1,6). Poi un poker da 1,5 milioni ciascuno: Marco Amelia, Luca Antonini, Antonio Nocerino e Bakaye Traorè. Per concludere con Massimo Ambrosini (0,8), Mario Yepes (0,75), Didac Vilà (0,6) e Stephan El Shaarawy (0,5). Ma per il Faraone, riscattato dal Genoa, a breve si discuterà l’adeguamento. Infine, ci sono da aggiungere le intese con Francesco Acerbi, Kevin Constant e Mattia De Sciglio, tutte sotto il milione a stagione.

Cifre che comunque vanno raddoppiate per calcolare il reale peso sulle casse del Milan. Senza dimenticare i vari bonus e benefit previsti su ogni singolo contratto, a seconda dei casi. Quel che è certo è la politica di ridimensionamento attuata da Galliani, aiutato dagli addii dei Senatori. Il risparmio degli ingaggi di Gennaro Gattuso, Mark Van Bommel, Gianluca Zambrotta, Clarence Seedorf, Alessandro Nesta, Pippo Inzaghi e Flavio Roma è valso un tesoretto di 33,6 milioni lordi. Di questi, per ora, parlando esclusivamente di contratti ne sono stati reinvestiti appena 16, contando il rinnovo di Thiago e i nuovi arrivi.

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