Dopo una settimana conclusasi con la deludente prestazione nel Trofeo Tim, quest’ultimo volgere di giorni è cominciato con una decisione societaria che ha lasciato un po’ di stucco buona parte dei tifosi rossoneri, ma anche giornalisti e addetti ai lavori. Quella di rimborsare gli abbonati insoddisfatti. Una scelta che ha trovato la condivisione di parte della tifoseria, ma che non è piaciuta ad altri, a coloro per cui il tifo verso i propri colori deve prescindere dalla campagna acquisti. Insomma, una settimana che sembrava prendere la cattiva piega di tutte le altre dell’ultimo mese.
Per fortuna, la palla è passata al campo, che ha visto il Milan affrontare una buona squadra come lo Schalke 04 e, dopo il viaggio negli USA, i Campioni d’Europa in carica del Chelsea. Protagonista assoluto delle due sfide, terminate entrambe con la vittoria dei rossoneri per 1-0, è stato il giocatore che non ti aspetti, uno dei più deludenti della scorsa stagione e uno di quelli che in molti avrebbero voluto vedere partente: Urby Emanuelson.
Il gioco espresso dalla squadra in terra tedesca non ha entusiasmato, ma nemmeno si può criticare. Molto più convincente, invece, la gara di stanotte contro i Blues. Compatti, ben messi in campo e con la rapidità della coppia Emanuelson-El Shaarawy, i ragazzi allenati da Allegri hanno sfoderato una prestazione convincente e decisamente inaspettata, che fan bene sperare per il proseguo della preparazione pre-campionato. Due vittorie, quelle di questa settimana, che certamente hanno contribuito a rasserenare l’animo dei tifosi, anche se le attese sono tutte riposte nel mercato in entrata.
E da questo punto di vista, il protagonista della settimana è stato senza dubbio Ricardo Kakà. Le insistite voci che vogliono l’ex Pallone d’Oro rossonero sempre più vicino al ritorno hanno entusiasmato la tifoseria, che crede nella possibile rinascita del Brasiliano all’ombra della Madonnina. Kakà è chiaramente fuori dai futuri progetti di Mourinho e Milan e Real sono in continuo contatto. Da questo punto di vista, molto importante sarà l’amichevole che i rossoneri disputeranno l’8 agosto contro le merengues, amichevole che potrebbe risultare decisiva per la trattativa. Gli unici ostacoli, al momento, sono l’elevato ingaggio percepito dal Brasiliano e il fatto che il Real intende monetizzare dalla cessione e rifiuterebbe, quindi, il prestito.
Per quanto riguarda gli altri reparti, la società di via Turati continua a spingere per il difensore del Montpellier Yanga-Mbiwa. Al momento la trattativa è in una fase di stallo, ma destinata, con altissime probabilità, alla riuscita nei prossimi giorni. In attacco rimane sempre calda la pista che porta allo juventino Matri, mentre a centrocampo, dopo quello di Diarra, è spuntato un nuovo nome blanco, quello di Sami Khedira, il quale, a differenza di Kakà e di Lass, ha un costo di cartellino che supera, e non di poco, i dieci milioni di euro.
In uscita, dopo i mal di pancia di Cassano nei giorni scorsi, la situazione sembra essere tornata “sotto controllo”. A Miami, il primo giorno della tournée americana, Allegri ha infatti avuto un colloquio abbastanza prolungato con il fantasista barese, incontro nel corso del quale il tecnico livornese ha spiegato a Cassano l’importanza della sua presenza nella propria idea di gioco, scongiurando, sembra, le voci di un possibile interessamento dell’Inter. Nei giorni scorsi, inoltre, anche Abate sembra essere finito nella lista della spesa di Leonardo, il quale avrebbe ascoltato le richieste di Ibrahimovic, amico ed estimatore del terzino destro della Nazionale. L’agente del calciatore non ha propriamente chiuso la porta agli sceicchi, ma la volontà del difensore sembra essere quella di rimanere a Milano.
Concludiamo con un saluto, un ringraziamento e un grandissimo “in bocca al lupo” ai due attaccanti che più hanno fatto gioire i tifosi rossoneri nell’ultimo decennio: Pippo Inzaghi e Andriy Shevchenko. Hanno dato l’addio al calcio giocato entrambi nel corso di questa settimana, il primo rimanendo nel mondo del pallone e nella società che ama più di sé stesso, il secondo abbandonando (almeno per ora) questo sport e dedicandosi alla politica, con l’obiettivo di dare una mano al suo Paese in un periodo di grande crisi. Pippo ha deciso di allenare i giovani rossoneri degli Allievi, per trasmettere, sin dalla tenera età, la passione per questo fantastico club, mettendo il cuore davanti a tutto il resto; Andriy, invece, il suo cuore lo dedicherà, come è anche giusto che sia, alla sua Nazione. A entrambi, in ogni caso, vanno i nostri migliori auguri per una nuova vita, nella quale siamo sicuri otterranno tutti i successi che hanno regalato ai tifosi rossoneri in un decennio indimenticabile!