Centrali di ferro, Ema-El92 coppia di fatto. Boa ancora imballato

Grazie a una partita giocata con compattezza e determinazione, preparata da Allegri con attenzione, il Milan ha sconfitto il Chelsea Campione d’Europa. Max, rispolverando l’albero di Natale, varando la cortina di ferro e affidandosi alle ripartenze per costruire la manovra d’attacco, ha spiazzato Di Matteo. I trequartisti e il centravanti, muovendosi a volontà, non hanno garantito punti di riferimento e il roccioso centrocampo ha coperto a dovere e ha fatto in modo che i difensori potessero “giganteggiare”. Non è stata serata né per Lukaku, né per Torres, né tantomeno per i vari Raul Mereiles, Hazard e Ramires. Merito degli accorgimenti tattici attuati dal mister di Livorno.

Bonera e Yepes hanno disputato un friendly match da incorniciare. Che si trattasse di farsi rispettare nel gioco aereo, che si trattasse di effettuare diagonali, che si trattasse di anticipare l’avversario, nulla è importato. Loro due hanno dominato. Le punte del Chelsea non hanno avuto scampo e hanno così visto svanire, davanti al Bonny e a Mario, i loro sogni di gloria. Bene così, merito anche di un centrocampo granitico. TOP

Già, se i nostri due centrali titolari si sono imposti, bisogna riconoscere il fatto che Ambrosini prima e Montolivo dopo abbiano dato loro tranquillità e sicurezza. Massimo, da vero capitano, non ha perso un tackle e si è impossessato della metà campo, coprendo le falle a volte create dai due interni. E una volta abbandonato il terreno di gioco, è stato con dignità sostituito da Riccardo, new entry che preferisce fungere da mezz’ala. Ma considerata la situazione, visto che Strasser era infortunato e non c’erano altri play bassi disponibili, il nuovo arrivato si è messo a disposizione del mister e si è posizionato davanti alla difesa. Esperimento riuscito. Il Monto ha recuperato un buon numero di palloni, non facendo rimpiangere Ambro, e ha dispensato giocate di qualità. E’ riuscito ad assicurare ordine e tranquillità. TOP

Emanuelson ed El Shaarawy, là davanti, sono riusciti a incidere. Dopo un inizio da dimenticare, culminato con un’occasione da gol gettata al vento, Ema è pian piano cresciuto e ha acceso il motore. Sta di fatto che, sfruttando le sue abilità da contropiedista, è riuscito ad andare in gol e ha proseguito l’incontro facendo ballare i difensori blues che fronteggiava. Già, Emanuelson ha iniziato a puntare e a saltare l’uomo. Speriamo faccia così anche durante gli incontri ufficiali! E che dire di El92? Nonostante abbia giocato da centravanti, posizione non sua, ha lottato per tutto il match e si è sacrificato per il bene della squadra. Ad un certo punto, pur di difendere il vantaggio, ha agito da terzino sinistro. Sta di fatto che, con la palla tra i piedi, ha dato l’impressione di potere fare quanto volesse e ha avviato numerose azioni di contropiede. Si è mosso bene, mettendo in apprensione la retroguardia avversaria. TOP

Diverso è il discorso inerente Boateng. KPB, eccezion fatta per il passante in apertura sprecato da Emanuelson  e per il break a metà campo che ha portato al gol di Ema, ha giocato con superficialità e poca convinzione. Deve ancora trovare la forma migliore, è apparso fermo e imballato, specie nella seconda frazione di gioco. Colpa anche di un fisico pesante, che gli consente di entrare in forma con lentezza. FLOP

Flamini, pur essendo riuscito a recuperare qualche pallone, ha dimostrato i soliti problemi inerenti l’aspetto tattico. Ha spesso deciso di avanzare, nonostante dovesse rimanere più basso, costringendo Ambrosini agli straordinari e facendo in modo che potessero crearsi varchi per i blues. Ha inoltre peccato in brillantezza, sbagliando i tempi degli inserimenti. FLOP

Da rivedere anche Acerbi che, sebbene dimostri forza fisica e aggressività, ha nel finale commesso un errore che avrebbe potuto compromettere il risultato. Colpa, come nel caso di KPB, della stazza fisica. Può capitare che elementi come Francesco e Kevin, durante le partite che precedono l’inizio della stagione, non riescano a rendere con profitto e incappino in errori ingenui. Ma una volta entrati in forma, verso ottobre, riescono a rilanciarsi. Vanno aspettati. A patto, sia chiaro, che abbiano talento. Che quest’ultima caratteristica sia posseduta da Boateng, lo sappiamo. L’annovererà anche Acerbi? Ce lo auguriamo. FLOP

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