Andiamo con ordine. Il primo caso scottante è indubbiamente il gol-non gol di Muntari. Sabato 25 febbraio, a San Siro si gioca Milan-Juventus. Nella Scala del Calcio ci si gioca molto di più di tre semplici punti: ci si gioca l’onore, la faccia, lo scudetto. Minuto 25, partita sull’1-o per i rossoneri quando al Milan non viene convalidato un gol regaloare di Muntari, dentro di almeno un metro. Tutto lo stadio di accorge che la palla è entrata, l’arbitro Tagliavento si accorge che è gol e segna con il braccio centrocampo. Tutti, tranne il guardalinee Romagnoli appostato sulla bandierina del calcio d’angolo opposto, che inganna l’arbitro e sentenzia che non è gol. Quella partita finirà poi in pareggio, lasciando il Milan a -1 dalla Juventus con tanti rimorsi alle spalle. Quello scudetto lo vincerà poi la Juventus.
Un gol visto-non visto può cambiare le sorti di una squadra, di un campionato, di una nazione. Euro 2012, Ucraina-Inghilterra. Ultima partita del girone, entrambe le squadra si giocano il passaggio del turno. Minuto 62, Marko Devic tira e segna, Terry allontana la palla e la sensazione del gol: l’arbitro (seppur sulla porta ci sia il giudice di linea) lascia giocare nelle proteste del pubblico di casa. Quella partita la vincerà poi l’Inghilterra 2-0, ma al momento del misfatto il risultato sarebbe potuto andare sull’1-1.
Errori grossolani che possono cambiare le sorti di un campionato, come di una squadra. Una vittoria della competizione può portare un mercato fatto in modo diverso e altre mille sfumature che nel mondo del calcio fanno i dettagli. Anche Galliani ha voluto dire la sua: “Tecnologia sui gol fantasma? Mi viene da dire finalmente, non si capisce come mai l’occhio di falco è nel tennis da tanto tempo e non nel calcio“. Chiaro ed esplicito riferimento al gol di Muntari. Perchè avrà anche 68 anni, ma Galliani ha la memoria molto lunga.
This post was last modified on 6 Luglio 2012 - 01:35