Si sono scritte pagine di giornali; si sono sprecate intere puntate in televisione; si sono alzati molteplici polveroni. Tutto fino a ieri, 5 luglio 2012, data che entrerà per sempre nella storia del calcio: la Fifa ha infatti deciso di adottare la tecnologia nel calcio, per cercare di scongiurare il più possibile i gol-fantasma che hanno fatto discutere in questi anni. Ci sono voluti anni di reclami e proteste, ma ieri ufficialmente l’International Board riunitasi a Zurigo a dato il via libera per l’utilizzo delle tecnologie. Tutto, però, con un anno di ritardo. Che probabilmente ha cambiato le gerarchie del calcio italiano.
Andiamo con ordine. Il primo caso scottante è indubbiamente il gol-non gol di Muntari. Sabato 25 febbraio, a San Siro si gioca Milan-Juventus. Nella Scala del Calcio ci si gioca molto di più di tre semplici punti: ci si gioca l’onore, la faccia, lo scudetto. Minuto 25, partita sull’1-o per i rossoneri quando al Milan non viene convalidato un gol regaloare di Muntari, dentro di almeno un metro. Tutto lo stadio di accorge che la palla è entrata, l’arbitro Tagliavento si accorge che è gol e segna con il braccio centrocampo. Tutti, tranne il guardalinee Romagnoli appostato sulla bandierina del calcio d’angolo opposto, che inganna l’arbitro e sentenzia che non è gol. Quella partita finirà poi in pareggio, lasciando il Milan a -1 dalla Juventus con tanti rimorsi alle spalle. Quello scudetto lo vincerà poi la Juventus.
Un gol visto-non visto può cambiare le sorti di una squadra, di un campionato, di una nazione. Euro 2012, Ucraina-Inghilterra. Ultima partita del girone, entrambe le squadra si giocano il passaggio del turno. Minuto 62, Marko Devic tira e segna, Terry allontana la palla e la sensazione del gol: l’arbitro (seppur sulla porta ci sia il giudice di linea) lascia giocare nelle proteste del pubblico di casa. Quella partita la vincerà poi l’Inghilterra 2-0, ma al momento del misfatto il risultato sarebbe potuto andare sull’1-1.
Errori grossolani che possono cambiare le sorti di un campionato, come di una squadra. Una vittoria della competizione può portare un mercato fatto in modo diverso e altre mille sfumature che nel mondo del calcio fanno i dettagli. Anche Galliani ha voluto dire la sua: “Tecnologia sui gol fantasma? Mi viene da dire finalmente, non si capisce come mai l’occhio di falco è nel tennis da tanto tempo e non nel calcio“. Chiaro ed esplicito riferimento al gol di Muntari. Perchè avrà anche 68 anni, ma Galliani ha la memoria molto lunga.