Alexandre Pato è ai blocchi di partenza di una nuova stagione (la quinta intera da quando è al Milan). Una stagione a cui speriamo di dover aggiungere tra 10 mesi la specificazione “della svolta”.
Una stagione innanzitutto lunghissima. Dovesse avere fiducia incondizionata da parte di Menezes, Pato sarà in ballo tra Italia, Europa e Brasile da fine luglio (il 27 cominciano le Olimpiadi e il papero fa parte della spedizione verdeoro che –scusate il ridondante gioco di parole- punta all’oro) fino a giugno dell’anno prossimo, dato che il Brasile ospita la Confederations Cup 2013 (15-30 giugno), a cui si è qualificata per la seconda volta consecutiva anche l’Italia.
Un calendario così denso di impegni sulla carta mal si concilia coi suoi muscoli di cristallo. Ma dovesse finalmente liberarsi dei suoi problemi muscolari, e riacquisire quell’essenziale fiducia in se stesso necessaria per il giusto equilibrio psico-fisico, si ritroverebbe nella condizione di poter davvero svoltare. Infatti l’età (23 anni a settembre), il talento e le squadre ultratitolate in cui gioca (Brasile e Milan) sono dalla sua parte. E chissà, magari proprio un ruolo da protagonista a Londra 2012 potrebbe lanciarlo verso un grande 2012/2013 Una stagione che possa isolare quella appena trascorsa in cui, tra un infortunio e l’altro, ha racimolato solo 4 reti (una in campionato, 2 in Champions e una in Coppa Italia).
Il Milan dei tagli ha assolutamente bisogno di lui. Anche perché per stare al passo con la Juve che sta facendo spese grosse, il Milan sembra puntare quasi esclusivamente sulla non vendita di Thiago e Ibra e su giocatori già in rosa, ma l’anno scorso non pervenuti a causa di infortuni: Cassano, Flamini e appunto Pato.
Come lo vogliamo noi Alexandre? Lo rivogliamo vedere sorridente e non a denti stretti perché sente dolore a una coscia, lo rivogliamo leggiadro verso la porta e non lento per paura di ulteriori stiramenti. E lo vogliamo rivedere fare il segno del cuore verso la tribuna. Le voci di turbolenze con Lady B sembrano essere rientrate, ma in ogni caso è inutile dire che sulla sua stagione 2012/2013 anche la sua storia d’amore avrà un certo peso.
Quindi, a 22 giorni da Londra 2012, auguriamo una buona nuova stagione al Papero. E se sarà buona per lui, sarà buona anche per un intero popolo. Quello rossonero.