Allegri: “Sulle cessioni non ho fiatato, faremo tre colpi”

Sulle due cessioni di Thiago Silva ed Ibrahimovic la società non mi ha chiesto niente, ma il mercato è così: due anni fa, per esempio, sono arrivati Zlatan e Binho al fotofinish e la squadra ha cambiato completamente volto sia a livello tecnico che di personalità. C’è tempo per intervenire”.

Questo il commento di Massimiliano Allegri sull’improvviso colpo di scena del mercato rossonero. Prima le rassicurazioni di Galliani, poi la conferma nella conferenza stampa a Milanello di presentazione della nuova stagione. La mancata cessione del brasiliano Max l’aveva definita “un regalo del presidente Berlusconi”. E invece…

Adieu Thiago, ma anche addio allo svedese: quello che gli aveva fatto vincere il suo primo campionato di Serie A, il suo primo successo rossonero; il capocannoniere della scorsa, amara, Serie A. Allegri racconta le sue impressioni a Sky Sport 24, nascondendosi dietro a più di una smorfia per spiegare le recenti scelte societarie. “Ibra e Thiago sono andati e quindi credo che non allenare due giocatori così importanti possa dispiacere a qualunque allenatore. La cifra offerta dal PSG era importantissima, difficilmente un’altra società poteva offrire così tanto“. Un cenno anche all’addio dei cosiddetti “Senatori”: “Non posso cambiare la carta d’identità, non ho tagliato alcuna testa, non ho il potere, non mi piace“. E si è parlato del mercato: “E’ normale che bisogna trovare giocatori che possano giocare nel Milan. Cerchiamo le caratteristiche giuste per completare il reparto avanzato, il centrocampo e la difesa“. Insomma, un colpo per reparto.

Quest’anno sarà l’anno zero, sono andati via 12 campioni, per età o per scelta societaria e bisognerà lavorare dalla base, anche se tanti giocatori sono rimasti”. Questo uno dei passi-video di Allegri, che ingoia il boccone (le cessioni) senza gradire, ma senza nemmeno rassegnarsi: “Si vedrà la mia mano? Come quella dell’anno scorso e di due anni fa…“. Obiettivi della nuova stagione: “Arrivare al 26 agosto in buona condizione. Senza Supercoppa le amichevoli ci serviranno per farci trovare al meglio e valutare i giovani in rosa. Gli avversari che affronteremo in estate sono di livello mondiale: quest’aspetto ci permetterà di valutare meglio le qualità dei ragazzi“.

Gestione cookie